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rassegna stampa

Pedro, il Sassuolo nel destino. Così cominciò la crisi: in gioco il futuro a Roma

LaPresse

Fu espulso all’andata, poi lo stop per due infortuni

Redazione

"Pedro è un giocatore diverso". Fu la prima dichiarazione ufficiale di Paulo Fonseca sull’attaccante spagnolo appena sbarcato in giallorosso. Era il 19 settembre scorso, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, la Roma aveva pareggiato 0-0 a Verona e neanche immaginava che quel punto non lo avrebbe mai più visto, a causa del pasticcio-Diawara. Un po’ di delusione c’era però lo stesso nell’ambiente giallorosso, che avrebbe voluto partire con una vittoria. Delusione mitigata proprio dalla prestazione di Pedro, che sembrava davvero l’acquisto giusto, quello centrato e capace di farti fare la differenza. E per un po’ Pedro in effetti c’è riuscito, basti pensare che tre dei suoi quattro gol segnati in Serie A sono arrivati nelle prime sei giornate di campionato. Poi, però, a dicembre si è spenta la luce. Di colpo, all’improvviso. E senza luce Pedro ha smesso di brillare.

Il primo segnale del suo declino stagionale c’è stato proprio contro il Sassuolo, nella gara di andata, quando il 6 dicembre scorso Pedro si fece cacciare dall’arbitro Maresca per due ammonizioni rimediate nei primi 40 minuti di gioco. Un caso più unico che raro (era la sua terza espulsione della carriera), che però ha aperto ufficialmente le porte alla crisi dello spagnolo. Ecco, quattro mesi dopo Pedro vuole ripartire proprio da lì, cancellando di colpo un po’ tutto quello di brutto che c’è stato in questo lungo periodo. E il fatto che lo voglia fare proprio con il Sassuolo, sabato pomeriggio, può essere una casualità. Ma probabilmente potrà essere una dolce casualità.