Il paradosso è che il portiere che è sul mercato andrà in nazionale, quello che per molti rappresenta una sicurezza è in isolamento domiciliare perché positivo al Covid, mentre a Trigoria, in questi primi giorni di lavoro, resterà il numero uno, in teoria, con più incertezze, scrive v su La Gazzetta dello Sport.
rassegna stampa
Pau Lopez volo interrotto. Ora lo spagnolo deve giocare su due tavoli
Il brutto finale gli ha fatto perdere la nazionale.Il portiere insegue la Roma e la Spagna
Non è stata semplice, l’estate di Pau Lopez: al pari di una vita privata che va a gonfie vele (tra poco arriverà il terzo figlio, il secondo è nato lo scorso dicembre), c’è un rapporto con la Roma che, nato sotto i migliori auspici, si è complicato mese dopo mese. Adesso, approfittando dell’esclusione dai convocati della Spagna (inevitabile, forse, viste le ultime prestazioni), il portiere catalano ha l’occasione di lavorare con serenità a Trigoria, mettersi alle spalle l’infortunio al polso che gli ha tolto le già poche sicurezze, e cercare di ritrovare, anche grazie all’aiuto dei compagni, fiducia in se stesso.
Nonostante una stagione con più ombre che luci (l’errore nel derby di ritorno e quello contro il Siviglia in Coppa sono stati due macigni importanti), Pau Lopez gode della fiducia dell’allenatore. Non è una questione di facciata, perché se arrivasse un’offerta intorno ai 20 milioni che garantisse di andare pari con l’investimento di un anno fa la Roma la ascolterebbe e il giocatore lo sa, ma all’allenatore piace davvero il portiere che un anno fa, con Petrachi, ha scelto come numero uno. Adesso però il tecnico si aspetta di rivedere quel giocatore che, nei primi allenamenti, lo aveva subito convinto di aver fatto la scelta giusta.
Se, infatti, dopo avergli dato fiducia in coppa (con risultati decisamente poco felici), Fonseca dovesse accorgersi che Pau Lopez è entrato in una spirale negativa, le cose cambierebbero drasticamente. Coronavirus permettendo, Mirante rappresenta una garanzia e la Roma potrebbe anche ragionare di fare qualcosa sul mercato. Meret e Gollini, da sempre, sono i nomi che più piacciono alla società, ma al momento sono inavvicinabili come costi. Sirigu è un altro nome che piace per la sua esperienza, ma la società, ad ora, così come l’allenatore, è intenzionata ad andare avanti con il portiere scelto un anno fa.
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