rassegna stampa

Pau Lopez fa il doppio lavoro: in porta e con l’italiano

LaPresse

"La squadra deve puntare in alto, io lavoro per migliorare l’intesa con i compagni". Intanto impara la lingua

Redazione

La sorpresa più bella Pau Lopez ce l’ha avuta ieri quando, tornando a casa, ha trovato sua figlia che lo aspettava con la maglia della Roma e la scritta: "Papi 13". Piccoli momenti di una quotidianità, quella italiana, che il portiere spagnolo sta costruendo velocemente, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.

Da una parte il lavoro a Trigoria con Fonseca e Savorani, dall’altra le fatiche casalinghe per far ambientare in fretta la moglie, in dolce attesa, e il resto della famiglia. Pau Lopez, però, non sembra essere uno che ha paura dei cambiamenti e, soprattutto, non teme di prendersi le proprie responsabilità. Lui non ha voglia di fare grandi promesse, ma sceglie di esporsi in modo onesto: "Non mi piace parlare di obiettivi di inizio stagione, dico solo che la Roma è un club storico che deve puntare in alto. Per ora pensiamo soltanto a vincere con il Genoa".

Alla Roma serve un leader in difesa il prima possibile. Lui si sta portando avanti con il lavoro studiando a casa sia l’italiano sia gli attaccanti della A. "Ho ancora molto da migliorare, devo curare ogni minimo dettaglio ed essere sempre nella posizione giusta per aiutare i compagni". Quello che serve alla Roma, almeno fino a che non sarà messa a punto tutta la difesa.