rassegna stampa

Pau Lopez comanda la difesa e fa il leader. I tifosi lo coccolano

LaPresse

Sta imparando l’italiano e riesce a guidare i compagni. Super lavoro con Savorani

Redazione

L’eredità, a seconda dei punti di vista, poteva essere molto pesante o molto leggera. Da una parte Pau Lopez difficilmente faticherà più dello svedese Olsen, dall’altra, altrettanto difficilmente, riuscirà a raggiungere i livelli di colui che oggi è, forse, il miglior portiere al mondo, e cioè Alisson. Ma in fondo, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport, lo spagnolo, non teme i paragoni, né in un senso né nell’altro.

È sicuro di sé e dei suoi mezzi e questa sicurezza si è vista in campo domenica sera nell’esordio all’Olimpico contro il Real. I tifosi allo stadio gli hanno battuto le mani praticamente ad ogni intervento, anche quelli apparentemente più semplici, lo hanno applaudito ogni volta che, con le braccia, aiutava i difensori ad uscire, e sui social gli hanno scritto: "Torniamo finalmente ad avere un portiere".

La sensazione è che, oltre alle parate, Pau Lopez piaccia alla gente, e a Fonseca soprattutto, per la sua capacità di comandare la difesa. Sta imparando l’italiano, si fa sentire con difensori e centrocampisti, sa impostare l’azione e non ha problemi ad indicare ai compagni dove posizionarsi. Deve migliorare nelle uscite e deve capire meglio i movimenti degli attaccanti italiani, ma in questo senso il lavoro che sta facendo con Savorani ("mai fatto prima in carriera", ha garantito) lo sta aiutando molto.