rassegna stampa

“Patto per la Champions”, la Roma prova a ripartire

LaPresse

Nel faccia a faccia con il gruppo, Fonseca ha ribadito fiducia per la corsa al 4° posto: "A Bergamo per vincere"

Redazione

Dopo la sconfitta col Bologna, quello che lascia ben sperare, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport, è il feeling innegabile tra Fonseca e la squadra.

Nel colloquio a porte chiuse che allenatore e giocatori hanno avuto due giorni fa a Trigoria, infatti, Fonseca ha ribadito alla squadra la propria fiducia. Gli allenamenti sono fatti bene, la professionalità non si discute e così le qualità del gruppo. È un problema di fiducia in se stessi che a volte latita. Il tecnico, però, ha promesso anche altro: in sintesi, ha spiegato come il suo progetto è quello di proteggerli da tutto, anche dalle ingerenze dirigenziali — il d.s. Petrachi, coi suoi modi poco eleganti, era il convitato di pietra — però loro devono dare tutto.

Non basta. Anche Fonseca si può dire che abbia fatto una sorta di autocritica, mettendo sul piatto la possibilità di un cambio di sistema già da sabato contro l’Atalanta. Occorre proteggere di più la difesa, e così spazio al 4-1-4-1, con Mancini in veste di play basso davanti ai centrali, mentre Pellegrini farebbe un passo indietro per mettersi in linea con Veretout, pronti ad inserirsi negli spazi che Dzeko è bravo ad aprire.

L’impressione generale, comunque, è che la squadra sia uscita dal colloquio rafforzata e convinta. Tanti giallorossi sono certi che a Bergamo disputeranno una grande partita, riaprendo così il discorso della qualificazione in Champions.

I tifosi gradirebbero, perché al momento la rabbia è tanta. Basta leggere i commenti social su Perez per essere andato sabato in un locale, e su Dzeko per un pranzo in un ristorante sul mare, dove ha casualmente incontrato anche Totti. Il colloquio fra i due è stato cordiale e l’ex capitano gli ha ribadito come stia per lanciare la sua attività da procuratore, anche se la partnership con gli inglesi dello «Stellar Group» ha dei rallentamenti perché Totti vorrebbe il suo nome nel progetto.

E a proposito di progetti, la sintonia fra Fonseca e la squadra è gradita dalla dirigenza che, in attesa dell’arrivo di Friedkin (la fine della «due diligence» sarà nella seconda metà di febbraio) pensa al futuro. In questa stagione, con un bilancio da Europa League, la Roma ha accettato di mantenere costi da Champions, sperando di arrivare fra le prime quattro. Se si fallisse l’obiettivo, però, il ridimensionamento sarebbe possibile. Nel contratto che si scriverà, infatti, ci sarà una clausola che consentirà a Friedkin di pagare meno il pacchetto di maggioranza se la Roma non sarà in Champions. per questo anche il tifo di Pallotta si farà doppio.