rassegna stampa

Pastore, vacanze di sudore per non lasciare da flop

LaPresse

L’argentino si sta allenando duramente per convincere Fonseca che può essere ancora da Roma

Redazione

Tutto si può dire a Javier Pastore - e in questi ultimi mesi non è che i romanisti siano stati teneri con lui -, ma certo non lo si può accusare di non aver pensato alla Roma in queste settimane estive, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.

L’argentino ha voglia di giocarsi le sue carte nei prossimi due mesi per convincere Fonseca e il club. Non a caso, da giugno non è mai stato fermo: a Roma si è allenato, in Sardegna si è allenato (con il preparatore personale), a Ibiza si è allenato, insieme al Papu Gomez, Romagnoli e altri.

Pastore si è allenato quasi sempre con i pantaloncini della Roma: segno di appartenenza, di voglia di rivincita o semplice casualità? Chi lo conosce bene racconta di come ce la stia mettendo tutta per convincere il club (e Fonseca) e non lasciare Trigoria da flop, ecco perché avrebbe scelto, tra le altre cose, di non allontanarsi dall’Europa. Pastore ha tenuto a bada l’alimentazione, ha fatto un lavoro specifico di forza e resistenza, stando sempre attento a non sovraccaricare i polpacci, mentre a Ibiza si è limitato ad allenamenti generici per non scendere di condizione.

Potrebbe essere trequartista nel 4-2-3-1, magari alternandosi con Zaniolo se Pellegrini dovesse fare il mediano, ma dovrà metterci corsa, grinta e la testa giusta.  Arrivato a Roma il 25 giugno del 2018, costato al club 24,7 milioni, ha un ingaggio da 4 milioni fino al 2023. Un investimento pesantissimo per le casse del club, fallimentare per ora come rendimento, viste le 17 partite (con 4 gol) disputate. Tanti infortuni che, con i suoi allenamenti estivi, vorrebbe superare. Se dovesse riuscire a restare a Roma il desiderio è quello di tornare ad essere determinante.