rassegna stampa

Pastore e Nzonzi, operazione rilancio

LaPresse

L’argentino e il francese non mollano: Paulo Fonseca può contare anche su di loro

Redazione

Crediamo che Javier Pastore e Steven Nzonzi, archiviata una stagione malinconica per loro e di conseguenza anche per la Roma, vogliano dimostrare al mondo del calcio che sarebbe sbagliato considerarli ex campioni. Per questo, dal 29 giugno a Pinzolo, l’impressione forte è che vogliano spingere a tavoletta per dimostrare a Paulo Fonseca come il passato sia una variabile e non una costante.

Prendiamo il caso di Pastore. Giovedì della prossima settimana compirà 30 anni e per lui sarà tempo di bilanci. Il decollo argentino tra Talleres e Huracan, la scoperta dell’Italia grazie al Palermo, poi la consacrazione francese nel Psg che ha rappresentato anche l’inizio del tramonto per via dei troppi infortuni muscolari soprattutto al polpaccio. Infine la Roma. Quell'accoglienza da stella avuta l’estate dello scorso anno è stato all'inizio uno stimolo, poi secondo La Gazzetta dello Sport però una zavorra, perché le prestazioni non sono state all’altezza delle aspettative, gli infortuni hanno rubato la scena alle apparizioni in campo e il rapporto con Eusebio Di Francesco si è logorato per qualche frizione di troppo. Ciò che è avvenuto, però, non si cambia, e così  Pastore non può permettersi il lusso di essere una zavorra, anche perché, dopo essere stato pagato oltre 24 milioni, sarebbe impossibile cederlo senza fare minusvalenza. Così, approfittando del fatto che Fonseca nel 4-2-3-1 ama avere un trequartista dai piedi buoni che sappia dialogare col centravanti, dare assist e segnare, potrebbe davvero rivalorizzare l’argentino.

Storia analoga quella relativa a Nzonzi. Giunto a Roma con le stimmate di campione del Mondo, si pensava che averlo preso a 30 anni per 26 milioni  fosse stato un discreto affare, vista la solidità del giocatore. All’inizio doveva essere il virtuale erede di De Rossi, poi si è capito che come centrocampista ha caratteristiche molto differenti. Per intenderci, più da passaggio corto  che da verticalizzazione rapida . In generale, il francese non è stato protagonista di una stagione disastrosa, ma di sicuro non all’altezza delle aspettative. L’impressione è che la cura Fonseca possa rigenerare anche lui così come Pastore. Se il portoghese riuscirà a rigenerare l’argentino e il francese, per la Roma sarebbe come poter contare su due acquisti quasi del tutto nuovi.