rassegna stampa

Partono i leader? Nessun problema. Adesso al volante c’è SuperMiki

LaPresse

L’armeno pronto a raccogliere l’eredità dei partenti Dzeko e Kolarov. La Roma conta sui gol e l’esperienza per volare

Redazione

Se davvero, come sembra, due senatori come Kolarov e Dzeko dovessero lasciare Trigoria, il peso specifico di quei calciatori che possono mettere in campo, oltre al talento e alla tecnica, anche trofei ed esperienza, aumenterebbe in maniera esponenziale, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.

E, in questo senso, il nome di Mkhitaryan è senza dubbio in cima alla lista. La Roma, dopo una prima parte di stagione segnata da tanti infortuni, e una seconda in cui invece è stato quasi sempre protagonista (bilancio finale 9 gol e 6 assist in 27 presenze), ha deciso di confermarlo, anche grazie all’accordo con l’Arsenal che lo ha liberato, proprio per l’importanza che un ragazzo del genere può avere nello spogliatoio.

Chi ha visto Pedro in questi suoi primi giorni romani lo ha paragonato al Mkhitaryan di un anno fa. Entrambi molto riservati, semplici anche nell’abbigliamento, desiderosi di imparare l’italiano quanto prima, si sono approcciati ai colori giallorossi senza far pesare nome, curriculum e palmares.

L’armeno, proprio per questo, ha conquistato i compagni dal primo giorno e anche quando non giocava sembrava avere un peso e un’influenza da vero leader.

Mkhitaryan sa che con l’arrivo di Pedro e Zaniolo che ritorna dall’infortunio la concorrenza, alle spalle dell’attaccante, sarà tanta, a meno che Pellegrini non si convinca davvero a giocare più da regista che da trequartista. L’impressione, però, vedendo come sono andate le cose nell’anno appena trascorso, è che se sta bene per Fonseca l’ex Arsenal è un titolare.