Ci sono alcune partite che vanno immaginate, disegnate, anche giocate in anticipo nella propria testa. Perché sono quelle partite che hanno bisogno di certi giocatori per essere vissute e vinte. Gente di carattere, personalità, "guerrieri" che non hanno paura di nulla. Con quella garra tipica di chi il calcio lo vive in un certo modo fin da piccolo e che sa andare in lotta per un popolo intero. Partite come il derby di domenica prossima. E giocatori come Leandro Paredes - che ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello sport -, che di derby ne ha già giocati tanti. La Lazio è la squadra in assoluto che ha affrontato più volte (dieci) in carriera e da quando è tornato a Roma non ci ha mai perso (due vittorie e un pareggio). Quello di domenica, però, vale anche un pezzo di Champions.


La Gazzetta dello Sport
Paredes: “Senza Ranieri sarei al Boca. Chi prendo della Lazio? Nessuno”
Paredes come sta dopo il pareggio con la Juventus?
"Bene, è una fase della mia vita in cui sono davvero contento. E pure come squadra siamo in un grande momento. Le 7 vittorie consecutive sono state importanti e anche con la Juventus abbiamo ottenuto un buon risultato"
Ha rinnovato da poco per un altro anno, il suo quinto a Roma...
«Da quando sono arrivato qui mi sono subito attaccato a questa maglia. lo e la mia famiglia: due miei figli (Victoria e Lautaro, arrivato dieci giorni fa, in mezzo c'è Giovanni, ndr) sono nati qui. E una piazza che amiamo tanto"
Ma questa famosa clausola a favore del Boca Juniors alla fine c'è o non c'è?
"Il fatto che ci sia o meno cambia poco. Conta invece la mia scelta, che è stata quella di rinnovare".
Quanto ha pesato in questa sua scelta Ranieri? Non fosse arrivato lui, sarebbe già al Boca?
"Ranieri è stato molto importante, mi ha fatto tornare a giocare. È vero, in quei due mesi con Juric ho fatto di tutto per tornare al Boca".
Come si vince un derby?
"Come abbiamo vinto gli altri: giocando bene, con mentalità e un po' di furbizia"
Se dovessi togliere un giocatore alla Lazio?
"Nessuno. Anzi, spero che giochino tutti.
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