Dopo giorni di malinconie, ieri fra i tifosi della Roma si è sparso uno stato d’animo del genere, anche se poi la giornata ha provocato qualche altro scroscio di pioggia, che ha fatto chiudere il titolo in Borsa con un meno 4,11%, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.
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Pallotta: “Trattativa aperta”. Ma Friedkin ora non ha fretta
Relazione di bilancio rinviata. Il presidente prepara 60 milioni Il texano vuole lo sconto
Un comunicato del club ha sancito una cosa quasi scontata, cioè il rinvio al 30 aprile della relazione semestrale di bilancio, che avrebbe dovuto fornire gli aggiornamenti - e quindi quantificare i danni - del primo trimestre del 2020..
Insomma, comprensibile che Dan Friedkin si prenda il suo tempo per riformulare l’offerta, che sarà naturalmente al ribasso (pare di un centinaio di milioni) rispetto ai 700 milioni circa fissati nel dicembre scorso. La buona notizia per i tifosi, però, è che la trattativa non è morta.
Certo, per ridare impulso alla trattativa occorrerà ancora del tempo, perché adesso la bufera è negli Usa. In "stand-by", poi, è anche la questione legata al nuovo stadio della Roma. Il magnate ceco Radovan Vitek, che rileverà l’area di Tor di Valle dal gruppo Parnasi, patisce dei rallentamenti nella operazione complessiva, che coinvolge anche altre due società del gruppo del costruttore. Resta, il fatto, però, che ai terreni è interessato, e questo fa piacere anche al Comune, per un eventuale via libera a medio termine.
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