L'epurazione di Mark Pannes dalla Newco "Stadio della Roma" ha aperto la strada a David Ginsberg, vice chairman del Liverpool fino a 5 giorni fa, nonché membro dell’esecutivo dei Boston Red Sox di baseball. Ginsberg, nato a Winthrop (Massachusetts), manager del Fenway Group, ha partecipato alla visita di dicembre della Roma in Regione all’assessore all’Urbanistica, Michele Civita, prendendo in mano il dossier stadio, che si è incagliato in una serie di ritardi in sede di presentazione del progetto definitivo dopo il via libera del Comune.
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Pallotta tagliateste: fuori Pannes. Per lo stadio arriva Ginsberg
«Per progredire avevamo raggiunto un punto – ha scritto il presidente giallorosso – in cui c’era bisogno di un team dedicato solo al progetto e che avesse esperienza in edilizia e stadi»
Da uomo di alta finanza, Ginsberg ha gestito molti fondi speculativi e mantiene il suo ruolo di banchiere di investimenti, senza mai perdere i contatti con la Raptor di Pallotta. Inutile dire che il presidente ha capito come il «core business» del suo investimento stia perdendo colpi e raccontano come a convincerlo al cambio di rotta sia stato lo stallo per il reperimento dei fondi per le infrastrutture, circa 250 milioni. E allora adesso la palla è in mano a Ginsberg, che ha risanato i conti del Liverpool. E già si dice che i soci del nuovo stadio – dalla Nike alla Starwood – possano aumentare i finanziamenti per sbloccare l’empasse, scrivono Alessandro Catalano e Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport". «Per progredire avevamo raggiunto un punto – ha scritto Pallotta – in cui c’era bisogno di un team dedicato solo al progetto e che avesse esperienza in edilizia e stadi».
L’altra buona notizia è il probabile ingresso del gruppo Pizzarotti come partner della indebitata Parsitalia di Parnasi nella costruzione dello stadio. Intanto a farne le spese è Pannes, il cui ricordo a Trigoria non sarà indelebile. Non è un caso, in fondo, che i suoi rapporti coi d.g. giallorossi (Baldini prima, Baldissoni poi) non sempre siano stati brillantissimi.
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