rassegna stampa

Pallotta fissa il prezzo: 600 milioni per vendere

Oltre a Friedkin, anche un consorzio sudamericano ha contattato il presidente. Ma ci sono perplessità

Redazione

Sul fronte della cessione della Roma, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport, detto che le fonti finanziarie continuano a confermare l’interesse di Dan Friedkin, è ormai chiara la cifra che convincerebbe il presidente a passare la mano: 600 milioni, di cui 300 destinati a coprire i debiti.

Insomma, i 490 milioni offerti da Friedkin (che ne avrebbe poi versati 85 nelle casse del club) non basterebbero. Così, una cordata sudamericana con base in Uruguay si è mossa per contattare Pallotta. Perché ha base in Uruguay? Perché il Paese ha delle norme finanziario-fiscali che lo rendono una specie di cassaforte del continente.

Quindi, è possibile che nel consorzio ci siano anche investitori di altri Paesi, ma gente uruguaiana ce n’è di sicuro perché, se l’affare andasse in porto, vorrebbero portare Cavani a parametro zero. A rivelarlo ad "Ovacion" inserto sportivo di "El Pais" è stato Gaston Fernandez, intermediario per Cavani. "C’è questa offerta per Cavani. Mi hanno contattato per inviare una proposta formale a Walter Guglielmone, che è il fratello e l’agente del giocatore. Se questo gruppo acquista la Roma, vogliono Edinson. Tutto dipenderà dal fatto se riusciranno a prendere la Roma, perché non è facile acquistare un club di quel prestigio". Proprio vero. Il gruppo ha cercato sponda anche presso intermediari di Londra, ma l’opacità di alcuni finanziatori, soprattutto nell’acquisto di un club quotato in Borsa, non lascia tranquilli. Così in tanti sperano che, qualora Pallotta decidesse di vendere, affidi la propria eredità a investitori e non speculatori.

E a proposito d’investimenti, oggi potrebbe essere un giorno decisivo sul fronte del nuovo stadio della Roma. La sindaca Virginia Raggi, infatti, terrà un vertice con gli uffici tecnici e la propria maggioranza proprio per decidere l’iter del progetto. La Convenzione Urbanistica è virtualmente terminata. Adesso la Raggi dovrà capire se ha una maggioranza in consiglio che consenta di dare il via libera all’opera oppure se rischi una nuova spaccatura.