James Pallotta, aspettando quanto meno che la pandemia scemi per mettersi di nuovo a sedere col magnate Dan Friedkin e trovare un nuovo punto d’incontro di valutazione per la cessione del pacchetto di maggioranza della Roma - cosa peraltro non affatto facile, visto che la forbice e offerta comincia ad aggirarsi a quasi duecento milioni - da tempo fa viaggiare il dossier giallorosso in tutto il mondo, in cerca di acquirenti, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport
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Pallotta e il piano B: cercare soci anche in Arabia Saudita
Il dossier Roma al fondo che fa capo a Muhammad bin Salman, che però tratta il Newcastle e pensa alla Spagna
Da Londra rimbalza la notizia di un interessamento al club - rilanciato anche da alcuni siti sportivi arabi - di uno dei fondi sovrani, che farebbe capo a Muhammad bin Salman, figlio del re Salman e quindi principe ereditario saudita, 34 anni, vice Primo Ministro e ministro della Difesa del Paese, naturalmente ricchissimo.
Chi volesse già avere un successore di Pallotta, però, farebbe bene ad essere cauto. Com’è noto, il principe saudita sta cercando da settimane di acquistare il Newcastle, in Premier League, sborsando oltre 400 milioni di euro.
Muhammad bin Salman ha una biografia molto controversa, visto che è uno dei fautori della modernizzazione del suo Paese - secondo gli standard occidentali - ma nel contempo è in qualche modo coinvolto nell’omicidio del giornalista Jamal Kashoggi, ucciso a Istanbul nel 2018, di cui Muhammad bin Salman si è assunto una parziale responsabilità indiretta.
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