Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

rassegna stampa

Pallotta accede al prestito Covid, Vitek conta di chiudere a metà luglio

LaPresse

La Roma ha chiesto un prestito bancario di 6 milioni con la garanzia statale, in base al decreto legge Liquidità

Redazione

Le ironie che sono piovute ieri sulla Roma, per via di una anticipazione del Sole 24 Ore, tutto sommato sono state ingenerose, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.

Il club giallorosso, in fondo, fa tutto quello che fanno gli altri club nei momenti di crisi: cercano finanziamenti al tasso più conveniente. E così, secondo il quotidiano economico, la Roma ha chiesto un prestito bancario di 6 milioni con la garanzia statale, in base al decreto legge Liquidità dell’8 aprile, proprio come centinaia di altre aziende italiane.

Se erogato – la pratica non è ancora perfezionata – il prestito migliorerebbe la liquidità della società, che potrebbe contare su un finanziamento a tassi più bassi di quelli di mercato (il 2,35% anziché il 12% annuo). Ovviamente, nella richiesta c’era da indicare la finalità per cui si domandava il prestito ed è stata indicata il pagamento degli stipendi. Nessuna sorpresa. Come in tutte le società italiane, il cosiddetto monte ingaggi è quello che arriva a «mangiare» a volte oltre l’80% del fatturato, perciò forse mai nessuna definizione potrebbe essere più esatta. In ogni caso, se venisse concesso, il prestito avrebbe la durata di 6 anni e verrebbe erogato dalla Banca Popolare del Lazio.

Ma è ovvio che i 6 milioni del finanziamento Covid rappresentano solo una piccola cifra in confronto a quello che si muove sul fronte della cessione societaria – dove Dan Friedkin aspetta il momento giusto per il rilancio – e su quello relativo al nuovo stadio.

Da tempo il ceco Radovan Vitek è all’orizzonte. Abbandonato il fondo che lo affiancava, dal Campidoglio si dice che entro metà luglio il magnate – benedetto da Unicredit, che detiene i debiti di Parnasi – potrebbe concludere l’acquisizione in solitario delle tre società dell’imprenditore romano cioè Capital Dev, Parsitalia ed Eurnova, con quest’ultima che detiene i terreni utili allo stadio, valutati (visto l’inserimento in un pacchetto) circa 50 milioni. 7

Se in inverno i rapporti fra Friedkin e Vitek erano stati diretti, grazie anche alla mediazione dell’a.d. di Eurnova, Giovanni Naccarato, resta l’ottimo feeling con la Roma, rappresentata in questa delicata vicenda dal vice presidente Mauro Baldissoni.