rassegna stampa

Pallotta a tutto campo: “Voglio il 4°posto. Col nuovo stadio a livello delle big”

Il numero 1 giallorosso: "Bene col Porto ma in campionato potevamo essere secondi. A Tor di Valle ok per i terreni"

Redazione

Ieri Pallotta ha rilasciato una lunga intervista a Sirius XM, nella quale ha toccato tutti gli argomenti di casa Roma. Iniziando dal Porto: "Non so se andrò a Oporto, ma quella dell’Olimpico è stata una bella sfida, in cui loro purtroppo sono riusciti a far gol su una palla fortunata . Hanno segnato quando nessuno se lo sarebbe aspettato. Credo che abbiamo giocato un’ottima partita. E poi in campo c’erano 7 italiani titolari e penso che l’ultima volta sia successo con la Juventus".

Su Nainggolan e Strootman è conciso, ma efficace ("Radja e Kevin non esprimevano più il massimo delle potenzialità"), ma sul campionato è tiepido. "Non sono molto contento, perché dovremmo essere al 2° o 3° posto. Abbiamo perso un sacco di punti quest’anno e spesso nei finali. È stato un po’ scoraggiante, come con l’Atalanta. Se prendessimo i due terzi dei punti persi in partite in cui ci siamo complicati la vita, saremmo vicini al Napoli. La Serie A è dura come la Premier, ma mi aspetto di finire tra le prime 4". Poi Pallotta vira sullo stadio. "La sindaca Raggi vuole sbloccare l’inizio dei lavori per la fine dell’anno - riporta La Gazzetta dello Sport -. Speriamo che entro fine maggio le cose verranno approvate. I problemi da affrontare sono legati all’acquisto dei terreni. Abbiamo trovato un accordo due mesi e mezzo fa con Eurnova. Purtroppo, abbiamo a che fare con un avvocato poco ragionevole che continua a chiedere cose che non accetteremo. Quando sarà tutto fatto, avremo il pieno controllo del progetto. Lo stadio sarà di una holding della Roma, cosa che molte persone non realizzano perché pensano che sia il mio giocattolo.Tutti i ricavi e le entrate che otterremo ci offriranno maggiore solidità. Spesso, infatti, siamo costretti a vendere per il “financial fair play”.

La coda è su Kolarov. "È un professionista assoluto, dà sempre il 100%. A volte commette qualche errore, come tutti, ma ne vorrei avere 22 come lui in squadra, anche nei miei Celtic". E chiude con un messaggio. "Se devono proprio attaccare qualcuno, i tifosi se la prendano con me, mi dicano che sono un “asshole” (str…., ndr)". Ma non è il caso. Pallotta e la Roma devono fare ancora tanto lavoro insieme.