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rassegna stampa

Palla a Dzeko. Fienga: “Edin resterà il capitano della Roma finché vorrà…”

Il Ceo “conferma” il bosniaco e assicura: "I più forti li teniamo". Oggi il centravanti a Trigoria. Adesso tocca a lui decidere cosa fare: rimanere ancora o no?

Redazione

Guido Fienga, ultimo Ceo della Roma della gestione Pallotta e primo dell’era Friedkin esprime un concetto cardine che si staglia su tutto: "Fin quando lo vorrà, Dzeko resterà il capitano giallorosso". A questo punto la palla sul futuro passa proprio a Dzeko, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.

Sul palco del Premio Calabrese, a Soriano nel Cimino, ai presentatori che gli facevano notare come negli ultimi anni il club giallorosso avesse venduto i migliori per fare cassa, Fienga infatti replica cosi: "Speriamo di poter commentare a fine mercato che la nuova politica sarà totalmente diversa. Siamo arrivati quinti e vogliamo migliorare. Ritengo che la Roma abbia già una squadra forte e un allenatore molto bravo. Dobbiamo sistemare alcuni ruoli in cui abbiamo posizioni scoperte. Il gruppo Friedkin ha un’impronta più industriale che finanziaria. Stiamo facendo il massimo sforzo per mantenere i giocatori che si sono distinti. Quello è il colpo migliore: un mercato che non scopra quei ruoli in cui già siamo forti. Di giocatori forti ne abbiamo, se arriverà qualcuno, è perché verrà giudicato in grado di portare qualità e valore aggiunto a un progetto che riteniamo già ben impostato".

Fonseca ritiene Dzeko fondamentale nel suo progetto. Certo, il suo stipendio – oltre 7 milioni netti – è pesante per le finanze della società. Pirlo lo ha chiamato al telefono, dicendogli quanto sarebbe fondamentale nel progetto che vuole creare nella Juventus. Ma non è solo l’allenatore a dettare le strategie bianconere, così la sua dirigenza si sta muovendo anche sui vari Suarez, Cavani e Morata.

Al ritorno dalla Nazionale Dzeko dovrà comunicare la sua decisione (sempre che la Juve lo voglia fino in fondo) perché la Roma intende muoversi per tempo. Palla a Dzeko, quindi, ma che il centravanti bosniaco sciolga la riserva in tempi rapidi.

Un ultimo concetto importante Fienga lo spende per Francesco Totti e Daniele De Rossi. "Trovo sia sbagliato continuare a mettere tutta questa pressione su di loro, dando per definito il loro ritorno. Hanno avviato dei percorsi professionali per cui oggi stanno acquisendo competenze specifiche. Poi ci sarà un momento in cui ritorneranno".