rassegna stampa

Osvaldo, la punta che ci mancava. E crescerà ancora

(La Gazzetta dello Sport – C.Morace) – È indubbiamente l’attaccante del momento. Forte fisicamente, potente, bravo nel gioco aereo, acrobatico e, non è poco, allievo di Zdnek Zeman.

Redazione

(La Gazzetta dello Sport - C.Morace)- È indubbiamente l’attaccante del momento. Forte fisicamente, potente, bravo nel gioco aereo, acrobatico e, non è poco, allievo di Zdnek Zeman. Già perché Pablo Daniel Osvaldo, 26 anni, una doppietta venerdì contro la Bulgaria, ha un potenziale ancora tutto da scoprire. Il giocatore della Roma è partito quest’anno con il piede giusto nella squadra di club e nella Nazionale italiana che da tempo non aveva un centravanti delle sue caratteristiche, visto che l’ultimo è stato Luca Toni.

Osvaldo ci ha esibito, in questo inizio di stagione, parte del suo repertorio fatto di gol impossibili, di rara bellezza, di destro, di sinistro e di testa. Ma quali sono le caratteristiche di questo giocatore? Perché sta esplodendo solo oggi dopo varie esperienze in squadre italiane dove, certamente, non ha brillato per rendimento? Partiamo da un fatto. Osvaldo è temibile soprattutto in area di rigore, questo è il motivo per cui Zeman lo ha posizionato al centro dell’attacco romanista. [...]

Ed è proprio frontale alla porta che l’argentino si esprime al meglio. Tiro in corsa, repentini cambi di direzione, controllo per il tiro. Zeman ha costruito l’idea del reparto offensivo proprio attorno alle caratteristiche di questo giocatore con Totti che, convergendo al centro dalla sinistra, si trova sul destro la palla per servire l’attaccante romanista. Così facendo l’argentino sfrutta la sua corsa in diagonale che gli permette di tenere lontano l’avversario diretto. Al centro dell’attacco, deve ancora migliorare nella protezione della palla che, consente alla squadra di salire. [...]

Avere in quella posizione un attaccante che sappia proteggere la palla e servire i compagni a rimorchio diventa una soluzione tattica quasi obbligata.   Prestazioni positive, entusiasmo dei tifosi ed insegnamenti di Zeman, possono far crescere ulteriormente l’argentino. La sua maturità, la sua personalità e la sua voglia di arrivare saranno determinanti per esprimere tutte le qualità. Però Osvaldo dovrà considerare questo splendido momento calcistico non come un traguardo ma come un trampolino di lancio. Solo allora, potremmo dire di aver trovato un cannoniere alla Vieri, alla Toni, proprio quell’attaccante che è mancato alla Nazionale Italiana in questi anni.