rassegna stampa

Ossessione Spalletti: «Roma, Totti non ti basta»

Il tecnico torna a parlare del capitano: "E' unico, ha vinto tanto, ma la squadra no. Se smette lui però vado via"

Redazione

«Io non mi deformo», parola di Luciano Spalletti. L'argomento Totti è troppo vivo per tenere a freno la tentazione di ripiazzare i soliti puntini sulle «i», anzi rilanciare con una provocazione. «Facciamo così: se Totti il prossimo anno continuerà a giocare, io sarò ancora l’allenatore della Roma. Se lui smetterà, smetterò anch’io». Eccolo: è solo l’ultimo accenno, il terzo momento in 40’ di conferenza pre Fiorentina in cui Spalletti ha lasciato intendere come il suo futuro nella Roma sia una partita tutta da scrivere, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport".

«Più di dire che è un genio, cos’altro devo fare? Francesco è straordinario, ma qui non si vincerà mai niente solo con lui. Quando la Roma trionfò, lo fece perché aveva anche altri grandi calciatori straordinari. Poi, negli anni successivi, sempre e solo con Francesco, non si è vinto più. Lui sì, lui ha vinto tanto, ma la squadra no: da solo Totti non basta». Basta per giocare intorno alle polemiche, perché il nome di Totti sempre ha spostato e sempre sposterà, anche a 40 anni. «Ma è possibile che qui non vada mai bene niente? Il nome di Francesco viene usato in maniera sbagliata, anche lui lo avverte. Viene usato per spaccare la Roma, per creare distacco. Il record di punti l’anno scorso l’ha determinato la Roma, non un calciatore solo».

Il tecnico toscano ha poi continuato a parlare del capitano: «Abbiamo fatto colazione insieme, ho parlato con lui anche di quello che aveva detto Nainggolan (il belga in settimana aveva invitato i tifosi a tifare anche senza Totti in campo, ndr). La Roma dev’essere anche altro. E Francesco deve darmi una mano a diffondere questo messaggio, a far crescere altri giocatori importanti come lui. Non attribuitemi una responsabilità che non ho, quella di voler far smettere Totti».