rassegna stampa

Ora Wallace prepara il muro della Lazio per il derby

Il brasiliano era l’ultima scelta di Inzaghi per la difesa, adesso è la prima e domenica proverà a fermare Dzeko

Redazione

Un muro per la Lazio, un nome una garanzia: Wall-ace. Non sarà facile per colui che doveva essere l'ultima scelta della difesa biancoceleste riuscire a fermare il miglior attacco della Serie A. Il brasiliano, nell'ultimo mese, si è guadagnato un posto tra i titolari di Inzaghi, complice anche l'infortunio di de Vrij e il difensore non si è lasciato sfuggire l'occasione. Tanta prestanza fisica e partite giocate alla perfezione, mettendo in risalto il suo senso dell'anticipo molto spiccato.

De Vrij, Bastos, Hoedt e Radu erano tutti candidati a precedere Wallace nelle scelte di Inzaghi. In pochi mesi, dunque, da ultima opzione è diventata la prima. La mancanza di alternative e gli infortuni sono stati una grazia per il brasiliano, che inizia la sua rincorsa da molto lontano: un'estate trascorsa a studiare il calcio italiano, poi i duri allenamenti a cui si è sottoposto con e senza la sua nuova squadra. E, più in generale, parte da una vita e da una carriera tutte in salita.

Come rende noto La Gazzetta dello Sport, Wallace è nato in una famiglia poverissima a Duque de Caxias e aveva deciso di mollare il calcio perché non aveva i soldi per prendere l’autobus per andare tutti i giorni al campo di allenamento. Come succede spesso in queste storia, ci si mette in mezzo la nonna, che raccogliendo di nascosto le lattine per strada, racimolava qualche spicciolo da destinare al nipote. Una volta scoperto tutto ciò, Wallace si mise anche lui a raccogliere lattine insieme con la nonna. Dalle strade del Brasile al Portogallo, attraversando l'Oceano Atlantico e finendo al Braga, per poi trasferirsi al Monaco e intrare Jorge Mendes, procuratore di Mourinho e Cristiano Ronaldo. Un destino già visto in molti giocatori, ma che fa sempre un certo effetto.

(Stefano Cieri)