Il passato è passato, oramai non conta più. Ma in cuor suo domenica una piccola grande rivincita vorrà prendersela lo stesso. Perché se è vero che la scorsa estate Matias Soulé ha fatto di tutto per venire alla Roma, è anche vero che a portarlo in Italia - nel 2020 - è stata proprio la Juventus. Quella stessa Juve che ci ha creduto solo ad intermittenza. Fino - appunto - alla scelta della scorsa estate di cederlo per 25,6 milioni (più 4 di bonus) per la necessità di fare cassa. In bianconero Matias era sostanzialmente un bambino, in giallorosso sta provando a diventare adulto. Non tanto dal punto di vista dell’età, quanto da quello delle responsabilità. L’anno di apprendistato a Frosinone - spiega Francesco Balzani su 'La Gazzetta dello Sport' - aveva illuso un po’ tutti che il processo potesse essere più veloce e meno indolore. Ma da quando c’è Claudio Ranieri sembra un mondo del tutto nuovo. Non fosse altro perché Ranieri ci crede ciecamente dallo scorso anno, quando con il Cagliari affrontò il Frosinone. "Quando hai campioni come Soulé, che calcia come Maradona o Zico, devi solo applaudire. E questo è il bello per chi viene allo stadio e paga il biglietto", disse Sir Claudio, all’epoca sulla panchina sarda. Aggiungendo poi nei mesi scorsi: "Soulé deve stare tranquillo, la Roma del futuro è sua". Così tanto che Ranieri lo riempie di consigli. Matias ascolta ed incamera, convinto che presto potrà mescolare bene tutto e godersi un futuro differente. La sfida con la Juventus a Roma è seconda solo al derby, per partecipazione emotiva dei tifosi. Sentita è dir poco. E questa vale anche di più, visto che in ballo c’è pure un posto nella futura Champions League. Soulé in bianconero ha avuto Max Allegri che lo ha coccolato, lanciato e accarezzato. Adesso in giallorosso c’è Ranieri che sta provando a sgrezzarlo ed a renderlo un diamante scintillante.
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La Gazzetta dello Sport
Ora tocca a Soulé: alla Roma con Ranieri è diventato grande. E avvisa la Juve
I bianconeri lo hanno scelto e poi scaricato. Con Sir Claudio sta imparando a giocare più per la squadra
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