(La Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) - Il teatro? La pittura? Le buone letture? Tutti flirt affascinanti, ma la passione vera che lo attraversa è un'altra: il calcio. E vissuto da protagonista.
rassegna stampa
Ora la Roma si piace «Luis Enrique oltre le mie aspettative»
(La Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) – Il teatro? La pittura? Le buone letture? Tutti flirt affascinanti, ma la passione vera che lo attraversa è un’altra: il calcio. E vissuto da protagonista.
La lunga intervista concessa da Franco Baldini a Roma Channel, in fondo, sembra raccontare proprio questo: l'impossibilità di vivere al riparo dagli eventi e di conseguenza il bisogno di esserne al centro. Magari innalzando al cielo l'icona di un calcio diverso: Luis Enrique.
Superiore alle attese «Il risultato ha la facoltà magica di dare la percezione dei fatti con altra luce e prospettiva. Ovviamente è più facile parlare di qualcosa che si sta facendo bene, ma anche nei momenti in cui il risultato non veniva si poteva vedere un'identità di squadra. Luis Enrique si è italianizzato? Se si pensa al catenaccio no di certo. Sta facendo un percorso come allenatore. È alla sua prima esperienza in prima squadra. Nonostante l'impatto pesante, sta andando al di sopra delle aspettative». È un paradosso la passione per allenatori speculari come Capello e lo spagnolo? «Fabio ha carisma ed esperienza straordinaria ma è quasi sempre abituato a gestire campioni. Questa era una cosa che andava costruita dal basso, trovando il giusto mix di giovani e campioni e costituire un'identità di gioco diversa.[...]
De Rossi & Co. Baldini racconta con passione le esperienza di civiltà superiore trovate all'estero e la durezza del ritorno: «Roma ti devasta. Più ci penso a un motivo del mio rientro e più non lo trovo — sorride —. Questo è un posto dove può essere tutto brutto brutto o bello bello.[...]. Dopo i coriandoli su Calciopoli «su questi argomenti non si vince, si perde meno degli altri» e tavolo della pace. «le cose bisogna farle piuttosto che propagandarle, si finisce con la Roma. «Pallotta più presente? È un naturale svolgimento del tema iniziale. DiBenedetto è stato quello che si è fatto carico di tutto all'inizio, poi era previsto che si sarebbero appalesate altre cose. De Rossi? È una persona di cui la Roma ha bisogno». E il rinnovo a 6 milioni circa più premi? Si attende che Daniele decida. Una cosa è certa: non andrà mai via a parametro zero. Perciò, se deciderà di andare via, firmerà un contratto con una clausola rescissoria.[...]
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