La spia del malinconico finale di stagione della Roma, in fondo, è che si parla soprattutto di chi non c’è, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. José Mourinho, al solito, è il convitato di pietra di ogni azione che si fa in campo o si pensa a Trigoria, mentre ora entra virtualmente in scena anche Francesco Totti. L’ex capitano, infatti, ieri è stato tirato in ballo come "colui che fece il gran rifiuto", cioè avrebbe detto no al ritorno in giallorosso con l’allenatore portoghese. In serata è arrivata la smentita decisa dell’ex capitano: nessuno lo ha chiamato. Peccato, hanno pensato in coro tutti i tifosi della Roma. Chi però non ha più di queste preoccupazioni sembra essere Paulo Fonseca, che ormai cerca di scuotere una squadra che gli risponde solo in parte. Il rammarico negli occhi del portoghese, comunque, si legge chiaro. "Abbiamo sempre giocato vicino alla loro porta – dice a fine partita – e penso che il risultato sia troppo pesante per quello che abbiamo fatto". A questo punto, per la Roma non resta che l’obiettivo del derby per cercare di regalare un’ultima gioia ai tifosi, anche se la squadra giallorossa vi arriva non avendo fatto registrare neppure un successo negli undici scontri diretti giocati contro le big di questo campionato. "Abbiamo tanta voglia di fare un regalo ai tifosi nel derby – ammette Fonseca –. Certo, dobbiamo recuperare dei giocatori e non abbiamo molto tempo. Una cosa però è certa: la squadra vuole vincere questa partita". I titoli di coda se li prende Kumbulla. "Nel secondo tempo abbiamo avuto un paio d’occasioni, ma ci è mancato solo il gol. Quando sbagli con i campioni d’Italia le paghi. Questo risultato non lo volevamo. Potevamo fare sicuramente meglio però dobbiamo guardare gli errori e cercare di migliorare".
La Gazzetta dello Sport
Ora Fonseca pensa solo al derby: “Vinciamolo per i tifosi”
IL tecnico: "Abbiamo creato. Il risultato è troppo pesante". Kumbulla: "Siamo vivi"
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