"Con questa sentenza hanno ucciso mio figlio un’altra volta". Così la madre di Ciro Esposito, Antonella Leardi, ha commentato le motivazioni della sentenza d’appello per l’omicidio del tifoso del Napoli. "Una bravata", secondo i giudici della Corte d’Appello di Roma quella di Daniele De Santis, l’ultrà giallorosso condannato a 16 anni in secondo grado dopo i 26 del primo grado, ricorda stamattina "La Gazzetta dello Sport". Per i magistrati l’azione di De Santis non fu un agguato, ma "una scomposta azione dimostrativa". Esposito morì il 25 giugno 2014: 53 giorni dopo il colpo di pistola sparato da De Santis.
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Omicidio Ciro Esposito, “Fu una bravata”. La madre: “Così ucciso due volte”
Per i magistrati l’azione di De Santis non fu un agguato, ma "una scomposta azione dimostrativa". Ridotta la pena da 26 a 16 anni
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