Si attendeva il primo gol casalingo in campionato del bomber Dzeko per risolvere la pratica ed invece per portare a casa una vittoria pesante per i progetti Champions della Roma è stato determinante il portiere, Robin Olsen. Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta Dello Sport" il 29enne svedese è stato la diga giallorossa per incassare i tre punti. Cercava anche il riscatto personale dopo alcune incertezze. Sognava una serata da protagonista. Parata su parata ha costruito la vittoria della Roma. Al fischio finale, Robin è corso sotto la tribuna d’onore. Per dividere la sua felicità con la famiglia. Per specchiarsi nel sorriso della moglie Mia e per prendere tra le braccia la figlia che aveva la maglietta col suo nome. "Ero felice di abbracciarli, per me significa molto ed è sempre bello abbracciarli ogni volta a fine gara". Olsen sta superando il suo esame con la Roma. Quello per essere il numero uno senza ombre dei suoi predecessori, soprattutto di Alisson. "Sono soddisfatto, contro il Bologna effettivamente ho fatto una bella partita, sono felice di aver dato il mio contributo. Abbiamo concesso troppo, dobbiamo migliorare molte cose: la fase difensiva ma non solo. Lavoreremo su questo a partire da domani".
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Olsen, che rientro! “Io decisivo, è stato bello…”
Il portiere alza il muro e para tutto. I difensori segnano: 15 reti, è record
Hanno segnato Aleksandar Kolarov e Federico Fazio. Ora sono quindici le reti segnate dai difensori della Roma: un primato nella stagione di A. Kolarov è il difensore che ha segnato più reti nei 5 top campionati europei. Ben sette in questo torneo (più uno in Coppa Italia). È il suo record. E col gol al Bologna è diventato il capocannoniere della Roma, al fianco di El Shaarawy che ha propiziato il rigore. Anche per Kolarov c’è un senso di rivincita che viene fuori dopo le critiche e le polemiche che lo hanno colpito negli ultimi tempi: dalla disfatta di Firenze all’inchino col Chievo.
(N. Berardino)
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