rassegna stampa

Occhio ai bufali del Gent. Roma in guardia, Fonseca ci crede

L’allenatore: "Coraggio e ambizione" Nel 2009 Totti ne fece 5 in due gare

Redazione

Ci furono giorni in cui la sfida al Gent sembrava una passeggiata di salute, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Era l’agosto del 2009 e la Roma di Spalletti vinceva 7-1 in trasferta e poi, senza infierire, 3-1 all’Olimpico. Insomma, un 10-2 complessivo che vide capitan Totti sugli scudi, poiché fu autore complessivamente di cinque reti: 3 all’andata e 2 al ritorno.

Paulo Fonseca, però, mostra rispetto>: "Il Gent è una buona squadra, è terza in campionato e ha ottenuto il primo posto in un girone difficile con avversarie come Wolfsburg e Saint-Etienne. Abbiamo davanti due gare complicate, che sono sicuro affronteremo con il coraggio e l’ambizione di chi vuole vincere".

I Bufali sono da temere. Buffalo Kill, infatti, è chiamato il tridente del Gent, Yaremchuk-David-Depoitre, finora autore di 44 delle 67 reti segnate in stagione della squadra belga. Il soprannome, Bufali, deriva dal logo raffigurante un capo indiano pellerossa, omaggio al Buffalo Bill’s Wild West Show sbarcato nelle Fiandre Occidentali a inizio del secolo scorso.

Il punto di forza del Gent è il tridente atipico proposto dal danese Jesse Thorup, che sulla carta è più simile a un 4-3-1-2 con centrocampo a rombo nel quale il classe 2000 Jonathan David (nazionale canadese, passaporto americano e haitiano) agisce alle spalle delle punte. Capocannoniere dell’ultima Gold Cup, David è tutt’altro che un suggeritore (a quello ci penso l’esperto Vadis Odjidja-Ofoe, 9 assist in stagione), ma devastante negli spazi e nelle verticalizzazioni.