rassegna stampa

Obiettivo Dzeko: finire il digiuno per la festa Roma

Il bosniaco non segna in campionato dal primo ottobre. Le sue parole pochi giorni fa: "Chi non lo vive, non può capire il derby"

Redazione

La Roma si avvicina a un derby che, per la prima volta, non vedrà Francesco Totti né in campo né in panchina. La Stracittadina di oggi sarà la prima della nuova vita, quella da dirigente. E allora il derby giallorosso finisce per appoggiarsi sulle spalle larghe di Edin Dzeko, scrivono Cecchini e Stoppini su "La Gazzetta dello Sport".

Tocca al derby rianimare la voglia di gol da parte del bosniaco, che tra l’altro sta vivendo una specie di purgatorio. Dzeko non segna in campionato dal primo ottobre (rete al Milan). Da quel momento, ad eccezione della straordinaria doppietta segnata in trasferta a Londra contro il Chelsea, ci sono stati in Serie A 47 giorni di digiuno che motivano la «fame» con cui scenderà in campo oggi all’Olimpico. La sua voglia di cercare sempre il gol c'è sempre. Nell’attuale Serie A hanno tentato più conclusioni di Dzeko solo Insigne e Dybala, che ne hanno 57, contro le 56 del bosniaco (e le 49 di Immobili: quarto). Al romanista, però, va anche un altro (poco invidiabile) primato del campionato, quello dei pali colpiti: 4, contro i 3 di Immobile.

Anche per lui quella di oggi sarà una Stracittadina diversa dal solito. "Il derby per chi non lo vive è difficile da capire – ha spiegato –. Se vinci per la gente la vita è più bella. Tra l’altro, finalmente le proteste dei tifosi (per le barriere, ndr) sono finite e quindi vivrò la sfida più calda tra quelle che ho potuto giocare. Finora, disputare partite così in uno stadio semivuoto è stato triste".