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La Gazzetta dello Sport

Nuovo stadio, prima Abodi poi Salvini: il Governo dice sì

Nuovo stadio, prima Abodi poi Salvini: il Governo dice sì - immagine 1
Il progetto dell’impianto a Pietralata convince anche i ministri. L’asse con il Comune per il primo via libera a febbraio

Redazione

Il primo a uscire allo scoperto, poco più di un mese fa, era stato il ministro dello Sport, Andrea Abodi. "Il nuovo stadio della Roma si deve fare. Succederà perché sono convinto che se dimostreremo affidabilità con un dossier valido, ci assegneranno gli Europei 2032. Abbiamo pochi mesi per mettere in campo un progetto su cui saremo valutati". Poche settimane dopo, esattamente due giorni, anche il ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha benedetto il progetto dei Friedkin, "Basta con i noi – ha tuonato –. C’è bisogno di dire dei sì anche nel Lazio A Roma c’è bisogno di un nuovo stadio? Certamente". Quanto basta perché, scrive Massimo Cecchini su , si possa ipotizzare una sorta di “santa alleanza” con il Comune, che per parte sua ha un eccellente rapporto con la società giallorossa.. D’altra parte, l’interlocuzione fra le parti è costante, e lo dimostra il fatto che alla lunga lettera di specifiche richiesta dall’amministrazione, la società ha risposto in fretta, anche se un nodo va sciolto del tutto: la mobilità.

Detto che il progetto della Roma è quello di portare più del cinquanta per cento degli spettatori con il trasporto pubblico, la vicinanza dell’ospedale Pertini obbliga ad avere delle certezze sulla viabilità nei giorni in cui si giocheranno le partite. Tutto lascia pensare, però, che una serie di corsie preferenziali possano aiutare a sbloccare la situazione, ma proprio la volontà di cooperazione tra le parti e la possibilità di riqualificazione dell’intero quadrante di Pietralata, come sottolineato dall’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, giocano a favore della volontà comune di trovare l’accordo migliore per tutte le parti in causa in tempi ragionevolmente rapidi.

Per questo, nonostante l’approvazione del bilancio monopolizzi l’attenzione dell’amministrazione fino alla fine dell’anno, dall’inizio dl 2023 ci si muoverà con speditezza per arrivare alla concessione del Pubblico Interesse da parte del Comune, pietra angolare del cammino.