rassegna stampa

Nuovi striscioni: vergogna contro Zaniolo e Sarri

Da Trigoria a Ponte Milvio: ancora insulti nei confronti del romanista. E a Napoli scritte in più parti della città

Redazione

Certo si potrebbe fare finta di niente, lasciar perdere gli striscioni della vergogna contro Nicolò Zaniolo e Maurizio Sarri e fermarci alle coreografie dell’Olimpico. Il guaio è che questi silenzi negli anni hanno avuto poca fortuna. Come scrive La Gazzetta dello Sport, a forza di sottovalutare, di ridurre, di derubricare, magari dicendo che tutto è avvenuto lontano dallo stadio, e che il calcio non c’entra, rischiamo di abituarci a questa normalità avvelenata. Una normalità fatta questa volta di striscioni, di parole piene di odio, di leoni da tastiera che stavolta non hanno scatenato il loro orrore sulla rete, ma in due dei luoghi simbolo delle città: Ponte Milvio a Roma, il Maschio Angioino a Napoli. Parole vergognose, ancora contro Nicolò Zaniolo e la sua famiglia, e all’indirizzo di Maurizio Sarri, l’ex tecnico di casa a cui è stato rinfacciato il passaggio alla Juve. Parole che sono talmente squallide e violente da diventare irriferibili.

Nel caso di Zaniolo, siamo di fronte a un caso di recidività. Già sabato, la vergogna era andata in scena a Trigoria, nei pressi del centro sportivo giallorosso, con un insulto moltiplicato anche con il riferimento ingiurioso agli infortuni di Francesco Rocca, una delle bandiere romaniste. E proprio mentre gli investigatori hanno cominciato a studiare le immagini di Trigoria per giungere all’identificazione dei responsabili (che hanno agito a volto coperto), a Ponte Milvio, a un chilometro dallo stadio Olimpico, è arrivato il secondo striscione.

Gli striscioni odiosi di queste ore hanno portato la Federcalcio a varare un’iniziativa che sarà lanciata oggi dal consiglio federale e che il presidente Gabriele Gravina illustrerà poi alla stampa. A Napoli, invece, gli striscioni si sono moltiplicati ed è stata aperta un’inchiesta da parte della Digos. Le scritte violente anti Sarri sono apparse non solo nel cuore del centro storico, ma anche vicino allo stadio San Paolo e in diversi altri luoghi della città. Altro che ironia.