Si riparte. Da un foglio bianco e con una storia nuova tutta da scrivere. Con nuovi personaggi ma anche vecchi protagonisti con un conto in sospeso da saldare e un grande obiettivo da centrare: riconquistarsi la fiducia della federazione e di Roberto Mancini. La rivoluzione è stata completata: Gigi Di Biagio ha salutato dopo sei anni alla guida dell’Under 21 e al suo posto è stato promosso Paolo Nicolato, capace di portare lo scorso giugno l’Under 20 fino alla semifinale mondiale. Stasera Catania ospiterà la prima gara del nuovo corso Under 21, con gli azzurrini che sfideranno la Moldavia. La delusione per l’eliminazione ai gironi dell’ultimo Europeo giocato in casa è ancora grande: l’Italia era tra le favorite e alla fine si è ritrovata fuori anche dall’Olimpiade di Tokyo, scrive Vincenzo D'Angelo su "La Gazzetta dello Sport".
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Nuova Under 21, la sfida di Kean e Zaniolo
Nel test di Catania debutta la squadra di Nicolato, che ricomincia dai due “ribelli”
Oltre alla delusione, dell’avventura europea resta agli atti la punizione inflitta a Moise Kean e Nicolò Zaniolo prima dell’ultimo match del girone contro il Belgio, quando le due stelline si presentarono in ritardo alla riunione tecnica pre gara. Zaniolo non avrebbe giocato lo stesso per squalifica, così fu Kean a pagare realmente, rimanendo fuori dall’undici titolare. Ma entrambi sono stati ripresi poi dai vertici federali e dal c.t. Roberto Mancini, che non a caso li ha tenuti fuori dalle ultime convocazioni della prima squadra. Moise e Nicolò ripartiranno dall’U21 e con Nicolato dovranno dimostrare di aver cambiato registro e atteggiamento, unica via per convincere Mancini a dargli al più presto una nuova chance. Il talento è fuori discussione, ma per rimanere nel gruppo azzurro c’è bisogno anche di molto altro. Le scuse immediate, probabilmente, hanno ammorbidito un po’ la posizione del c.t. che ha così optato per la convocazione in Under 21. E a Nicolato va bene così, perché al di là di tutto Kean e Zaniolo restano un lusso tecnico per una nazionale giovanile e il nuovo tecnico lo sa bene: ogni volta che potrà, li ospiterà più che volentieri.
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