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La Gazzetta dello Sport

Nesta chiede di più: “Un Monza d’attacco. Keita per la scossa”

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Il tecnico e il "derby" di domani con la Roma: "Se vogliamo salvarci dobbiamo rischiare"
Redazione

Un derby personale. Domani sera Alessandro Nesta torna all'Olimpico per sfidare la Roma. In una partita che non può che avere un sapore particolare per il tecnico biancorosso, cresciuto nella Lazio. "Sento la partita con la Roma perché sono entrato nella Lazio a otto anni: sono cresciuto con i derby. - ha confessato ieri Nesta alla vigilia in conferenza stampa - La sfida a Ranieri? Ho grande stima per lui. Ha fatto la storia vincendo la Premier League con il Leicester: una persona corretta e onesta, un signore che con i suoi comportamenti fa bene al calcio. Per Roma lui è un valore aggiunto: gestisce alla grande le dinamiche della città, dove si parla tutto il giorno di calcio". La strategia tattica del Monza è ben chiara nella testa di Nesta, scrive Matteo Delbue su La Gazzetta dello Sport. "Il pareggio con il Lecce è stato positivo ma per vincere le partite bisogna fare qualcosa di più. Che Monza sarà contro la Roma? Non abbiamo intenzione di fare le barricate e difenderci in otto: cercheremo di essere equilibrati e giocare tutti insieme". Allenatore ma anche psicologo. Nesta, rientrato dopo la parentesi Bocchetti, sta lavorando sul campo, ma soprattutto sulla testa dei suoi ragazzi per compiere la difficile impresa della salvezza. "Ci sono tanti giocatori che abbiamo trovato stanchi fisicamente e mentalmente e per questo motivo in settimana abbiamo ripreso a lavorare mercoledì. In alcune occasioni staccare la spina e passare qualche giorno con la famiglia può fare meglio che stare sul campo e insistere ad allenarsi". Un tema quello mentale che Nesta ha ripreso anche parlando dei singoli. "Le squadre forti sono quelle che sanno gestire i momenti negativi. Nello spogliatoio servono dei leader emotivi, che non si spaventano nelle difficoltà. E per questo le lunghe assenze di giocatori esperti come Pessina e Gagliardini sono state pesantissime in questa stagione. Ma penso che sotto questo punto di vista l'arrivo in attacco di Keita possa darci una grossa mano: ha avuto una carriera importante e la sua esperienza nel gruppo sarà fondamentale".