Se c’è un allenatore a cui Jordan Veretout è profondamente legato per mille motivi, quello è proprio Stefano Pioli, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport.
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Nemici-amici, quando Pioli non rinunciava mai a Veretout
Il tecnico rossonero ha lanciato e plasmato il francese con la maglia della Fiorentina, regalandogli di fatto una seconda chance nel calcio che conta
Già, proprio lui, l’uomo che lo ha lanciato e plasmato con la maglia della Fiorentina, regalandogli di fatto una seconda chance nel calcio che conta. E l’uomo con cui Veretout ha affrontato una tragedia immane come la scomparsa di Davide Astori, il capitano di quella Viola, l’uomo a cui il francese si ispira.
E forse è stato anche questo profondo dolore ad unire i due e un po’ tutti quelli che lo hanno vissuto in prima persona. Domani, però, Pioli penserà a vincere la partita con il Milan e Veretout a togliergli questo cioccolatino con un bel dispetto. E, magari, anche con un gol che dia invece la vittoria alla sua Roma. Con tanti saluti al passato, due anni vissuti insieme in cui Pioli non faceva mai a meno di Veretout. A meno che non fosse squalificato o infortunato.
In caso contrario, una maglia da titolare per Jordan era sempre lì, pronta nel suo armadietto. Anche perché, nel frattempo, Pioli gli aveva dato anche tanti suggerimenti, facendolo giocare prima da mezzala e poi anche da regista davanti alla difesa.
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