rassegna stampa

Nel mondo di Pinto: famiglia, tifo e italiano. Roma, ecco Tiago

Getty Images

Il nuovo g.m. studia tecnica e testa dei giocatori. E ora anche la nostra lingua...

Redazione

Sul profilo di Whats App c’è la sua foto con la famiglia, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Come a volerlo rimarcare da subito, per Tiago Pinto il senso di appartenenza è fondamentale.

Lo è stato nella sua vita, prima e post Benfica. E non è un caso che lui, tifosissimo delle aquile biancorosse, abbia lavorato a lungo lì, dove gli batteva forte il cuore. Senso di appartenenza, appunto. E chissà forse anche per questo i Friedkin hanno deciso di virare forte su di lui, dopo un paio di mesi passati a capire chi poteva essere l’uomo a cui mettere in mano il futuro giallorosso. Pinto sbarcherà a Trigoria nel 2021, ma intanto sta già lavorando per la Roma. Come relazioni e come rapporti. E studiando l’italiano, per esempio, perché sa che la lingua è un aspetto fondamentale per mettere bene radici.

"Sono una persona di valori, dedita al lavoro – ha detto nel 2019 al quotidiano portoghese A Bola –. Mi sveglio alle 7 e vado subito a Seixal (il centro del Benfica, ndr ). Poi pranzo con i colleghi e nel pomeriggio lo stadio, per lavorare con marketing, fondazione, amministrazione finanziaria e risorse umane". Insomma, Pinto si occupa di tutto, a 360 gradi. Nella Roma farà il general manager perché non ha la qualifica di direttore sportivo. Ma forse è giusto così, nel senso che anche nella Roma il portoghese si occuperà di tante cose. Proprio come un gm, ruolo che a Friedkin piace e che gli fa tornare in mente l’amato basket.

Alla Roma dovrà occuparsi anche di trading. I Friedkin li ha conquistati con il progetto e gli scritti, è l’unico che davanti a Dan e Ryan ha portato fatti concreti.