Un highlander. Uno che entra in campo e non esce mai. Nessun infortunio o cambio, nessun riposo, niente di niente. Uno a cui prima Daniele De Rossi, poi Ivan Juric e infine anche Claudio Ranieri non hanno mai rinunciato, se non una volta in Europa League (Juric), solo a causa di una febbre. Ma in campionato, invece, Evan Ndicka non ha saltato neanche un minuto. Come scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, Evan è indispensabile e ha delle fibre muscolari che lo rendono anche immune da affaticamenti vari. O infortuni.


La Gazzetta dello Sport
Ndicka l’insostituibile
In campo De Rossi aveva iniziato schierandolo sul centrosinistra. Poi è arrivato Juric che lo ha spostato invece in posizione centrale, Ranieri, invece, lo ha rimesso sul centrosinistra, dove Evan ha anche più facilità a costruire il gioco. Ma perché Ndicka non esce mai? Prima di tutto perché è un giocatore forte, e poi è affidabile dal punto di vista atletico e muscolare. Adesso è da capire cosa succederà la prossima stagione. Ndicka, insieme a Svilar e Koné fa parte del terzetto di giovani su cui la Roma vuole costruire il suo futuro. Ma è anche vero che l'ivoriano è arrivato a parametro zero e una sua cessione farebbe piazzare alla Roma un ricca plusvalenza. Oggi l'ivoriano vale una base di 30 milioni di euro.. Sull'ivoriano, infatti, ha messo gli occhi l'Arsenal di Arteta, ma anche il Newcastle. E pure in Francia c'è chi parla di un interesse reale del Psg. "Le offerte? Non farò finta di non vedere - ha detto giorni fa il giocatore all'Équipe - Ma a Roma sono rispettato e io rispetto loro. Mi resta un contratto di tre anni, vedremo più avanti cosa succederà". Come dire, mai dire mai. Ma se dovesse essere, uno che gioca sempre ha un costo molto alto...
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