A Zenica pensando a Bucarest dove il 30 novembre si sorteggia la fase finale. Come riporta La Gazzetta dello Sport, un successo tra Bosnia e Armenia, oppure due pari, e sarà prima fascia. Teste di serie. Situazione che da tempo ci sfugge (vedi la seconda fascia alle qualificazioni per Russia 2018 che ci costò un gruppo con la Spagna): "L’obiettivo è chiudere il discorso", ammette il c.t.
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Nazionale, Mancini: “Chiudere il discorso per la testa di serie. Zaniolo serve in mezzo”
Un successo o due pari per la prima fascia. Il c.t. tentato da Nicolò, Tonali in panchina
Qui nel fortino di Zenica, con tifosi e palazzi affacciati sui giocatori, Pjanic e compagni ne hanno perso soltanto una (nel 2014): "Ma per batterci devono giocare bene", dice Mancini, che vincendo in Bosnia raggiungerebbe 10 successi consecutivi, meglio di Pozzo che tra il 1938 e il ’39 si fermò a 9 (con in mezzo il secondo Mondiale vinto). La striscia del Mancio è cominciata il 20 novembre con gli Stati Uniti.
Bosnia-Italia potrebbe anche dare qualche risposta tecnico-tattica. Il c.t. ha ammesso due dubbi: l’esterno destro e una mezzala. Stasera manca Verratti, infortunato, uno dei due play con Jorginho. Intoccabile l’incursore Barella, il ballottaggio è tra Tonali e Zaniolo. "Per me Zaniolo è un centrocampista, anche se nella Roma gioca in attacco. A noi serve in un ruolo diverso. Ma da mezzala, come in Liechtenstein, deve trovare meglio la posizione e dare più soluzioni". In futuro non è escluso un impiego tra gli esterni d’attacco: gli interpreti per ora non sono al massimo, da Insigne a Chiesa a Bernardeschi.
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