rassegna stampa

Nasce la Roma di Friedkin. I gioielli restano, Pellegrini e Zaniolo le prime conferme

Slitta ancora la firma del preliminare, ma il nuovo presidente ha dato gli input

Redazione

E anche oggi la fumata bianca non ci sarà, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Niente firma dell’atteso contratto preliminare tra James Pallotta e Dan Friedkin, nessun signing in atto.

Non ci sono intoppi (o, almeno, non risultano), ma solo un normale processo di review dei contratti (sembra che i faldoni superino le 500 pagine e sfiorino il metro di altezza), fattispecie che prevede anche che qualcosa possa essere rivisto o ritoccato strada facendo. Insomma, quella firma arriverà, magari entro i prossimi giorni.

Il primo passo su cui Friedkin è stato categorico è il mantenimento degli asset strategici più importanti. E cioè i giocatori su cui poter costruire il futuro. O, almeno, pensare di poterlo fare. Due su tutti, ovviamente, Zaniolo e Pellegrini. Loro a giugno non partiranno, anche se i conti dovessero essere preoccupanti (si va verso una proiezione di -110 per la chiusura del bilancio giallorosso).

Ci si libererà eventualmente di alcuni contratti pesanti. Giocatori che guadagnano dai 2,2 (di Jesus) ai 4,5 (di Pastore). È chiaro, poi, che molto dipenderà anche dall’eventuale ingresso o meno nella prossima Champions League. Se la Roma dovesse riuscire ad arrivarci, allora il club si potrebbe permettere anche qualche piccolo sforzo in più.