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rassegna stampa

Napoli scatenato: poker alla Roma. Insigne, punizione alla Maradona e bacio alla maglia

Getty Images

In gol anche Fabian (da fuori), Mertens e Politano nella notte dedicata al “10”. Uno show al quale i giallorossi assistono senza mai reagire

Redazione

Con questa maglia non poteva che essere un tango pieno di virilità e di malinconia a restituire al Napoli vittoria e consensi, gol e conforto dopo la commozione. Gli azzurri vestiti come l’Argentina, in uno stadio vuoto di persone ma pieno di cuori, pieno di Maradona. Ed è sempre presente Diego nell’arena che prenderà il suo nome al posto del santo. Nei canti da fuori e nelle dediche dentro, quando segna Insigne, ma anche quando raddoppia Fabian Ruiz e vedere il 4-0 di Politano.

Forse per rispetto, ma più che altro per stanchezza fisica e mentale, la Romanon si presenta proprio: è la prima sconfitta stagionale sul campo, arriva dopo cinque successi consecutivi. Un solo tiro in porta, il primo calcio d’angolo dopo quasi un’ora, mentre il Napoli era già a dieci. Nessuno da salvare, tra i romanisti. Ma il successo - scrive 'La Gazzetta dello Sport' - non è soltanto una questione tattica. Motivazioni e voglia di vincere sono abbondanti, schiacciano il fragile impianto giallorosso. Mertens manda in ansia soprattutto Ibanez.

Proprio a Napoli Fonseca perse per l’ultima volta in campionato, 16 partite fa. Ma la Roma perde del tutto l’immagine della sicurezza forse perché manca ancora Smalling e perché salta pure Mancini. È anche troppo passiva a centrocampo e non innesca il trio avanzato con il rientrante Dzeko che non ha aiuti da Mkhitaryan e Pedro, molto al di sotto dei livelli eccelsi recenti. Anche i cambi nella ripresa, con Cristante che sale a centrocampo (difesa a 4), Mkhitaryan e poi Mayoral che provano da centravanti, non fanno cambiare l’umore a Fonseca. Sembra davvero che ai giallorossi sia arrivata addosso di colpo tutta la fatica di un periodo felice. Il Sassuolo domenica dirà se è stata soltanto una notte storta.