rassegna stampa

Nainggolan: “Colpa nostra, brutto primo tempo. Almeno ci serva da lezione”

"E’ andata malissimo. Non abbiano difeso bene. Certo, nella ripresa sapevamo che potevamo recuperare e alla fine c’è rammarico per non esserci riusciti"

Redazione

Una sconfitta che rende il cammino Champions dei giallorossi tutto più difficile, una Roma che ha sbagliato tutto, o quasi. E Nainggolan non cerca scuse per la disfatta contro il Bate Borisov«E’ andata malissimo. Non abbiano difeso bene. Certo, nella ripresa sapevamo che potevamo recuperare e alla fine c’è rammarico per non esserci riusciti. Adesso dobbiamo valutare le cose negative e quelle positive, dovevamo fare meglio. Presuntuosi nell’approccio? No, sapevamo che sarebbe stata una gara difficile, però dovevamo iniziare come abbiamo giocato il secondo tempo. Abbiamo fatto una partita a due facce, dobbiamo prenderla come lezione e cercare di fare meglio nelle prossime partite». Anche Florenzi non cerca alibi: «Non so se alla fine un pari sarebbe stato tanto meritato. Questa partita l’abbiamo preparata malissimo mentalmente noi giocatori, altrimenti non prendi due gol in dieci minuti. Certo, nel secondo tempo è scesa un’altra Roma, ma dobbiamo tutti rivedere la nostra prestazione, me compreso. La spiegazione? Non è stata supponenza o sentirsi più forti di loro. Credo ancora che siamo più forti del Bate Borisov. Se la prepari bene una gara del genere, come quella col Barcellona, finisce bene per noi e male per loro. A destra non abbiamo letto bene la situazione, loro attaccavano molto bene e lo sapevamo, ma non siamo riusciti a prendere le contromisure, è solo colpa nostra. Perché manchiamo di continuità? Se lo sapessi non starei qui mogio a parlare di una sconfitta. Dobbiamo migliorare sotto questi aspetti perché è stata soprattutto una partita di testa, tutti siamo rimasti nello spogliatoio nel primo tempo, poi lo senti anche nelle gambe. Certo, la qualificazione è ancora in gioco ma so che è una partita dove si poteva fare meglio, la volevamo vincere. La reazione non ce la devi avere nel secondo tempo perché dove c’è una reazione c’è uno sbaglio».

(M. Cecchini)