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La Gazzetta dello Sport

Mourinho-Spalletti, una lunga storia di sorrisi e veleni

Mourinho-Spalletti, una lunga storia di sorrisi e veleni - immagine 1
Alto e bassi nel rapporto a distanza tra i due allenatori

Redazione

Non è Sanremo il gioiello della scorsa stagione televisiva, e neanche l’Europeo vinto dall’Italia, ma il collegamento video tra Josè Mourinho e Luciano Spalletti domenica 3 ottobre 2021, di pomeriggio, dopo Roma-Empoli e Napoli-Fiorentina. Uno show d’altri tempi, scrive Fabio Licari su La Gazzetta dello Sport”.

Due minischermi affiancati, due volti sorridenti perché hanno vinto entrambi, e il portoghese dà il via: "Spallettone, mica vorrai vincerle tutte? Secondo me devi perdere la prossima partita fuori casa…". Un solo attimo di esitazione per “Spallettone” che replica: "Tu sei pericoloso…", aggiungendo un affettuoso "grazie amico mio". Proprio come due vecchi amici che si stimano e riconoscono la grandezza dell’altro.

Non è sempre stato così. Una delle frasi storiche di Mou, "zero titoli", è stata ispirata da Spalletti, all’epoca tecnico della Roma. Inter-Roma 3-3, marzo 2009. Rigore contestato per Balotelli che dal dischetto non sbaglia. Spalletti è furibondo: "Non ci sto a passare anche per coglione, a farmi prendere per il culo. Il rigore non c’era, la Roma meritava di vincere e non l’ha potuto fare per quel rigore". José risponde in tempo reale: "Non mi piace prostituzione intellettuale, mi piace onestà intellettuale. Mi sembra che ci sia grandissima manipolazione intellettuale… non si è parlato di una Roma con grandissimi giocatori e che finirà la stagione con zero tituli. Tutti parlano di Balotelli che è entrato in area puntato da due giocatori: il rigore c’era, al massimo si poteva dire che era dubbio".

 Nel 2017 Spalletti è tecnico dell’Inter. Impossibile non chiedere il parere di Mou: "Luciano ha la sua storia e io ho la mia. Lui ha la sua identità e il suo modo di lavorare, nient’altro". Gelido anzichenò.

D’improvviso la svolta. Mou firma per la Roma e Spalletti per il Napoli. Spalletti dà il bentornato al collega: "Mourinho è un grande allenatore. L’ho conosciuto e mi ha fatto soffrire quando era su altre panchine. Sa fare la differenza nell’immediato ma anche nel lungo termine".