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La Gazzetta dello Sport

Mourinho diventa giochista. Roma a caccia del Settebello

Getty Images

In Europa solo Bayern e Ajax segnano e divertono di più: "Sei vittorie, ma possiamo migliorare nella fase difensiva"

Redazione

La filosofia di fondo resta sempre la stessa: inseguire la vittoria, ad ogni costo, in ogni modo e con ogni mezzo. Tanto che anche giovedì scorso, subito dopo la manita rifilata al Cska Sofia, José Mourinho è stato chiaro ed esplicito: "Io mi diverto solo vincendo". Eppure, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport,  rispetto alle etichette del passato, alla vittoria questa volta l’allenatore portoghese ci arriva in modo diverso, tramite il gioco e, di conseguenza, i gol. A raffica. Lui che è sempre stato considerato il re dei risultatisti a Roma sta mettendo in mostra un’anima da giochista. Con profitto, perché i risultati arrivano lo stesso (sei vittorie su sei), con l’aggiunta di una squadra che piace, costruisce, interpreta bene le partite. E segna. Già, perché in Europa solo due squadre hanno fatto meglio della Roma, da questo punto di vista: il Bayern Monaco e l’Ajax, che ieri hanno lasciato il segno con due goleade (7-0 al Bochum e 9-0 al Cambuur) e che viaggiano ad una media di 4,75 e 3,86 gol a partita. Poi, appunto, viene la Roma, con una media di 3,16 gol a match. Le altre sono tutte dietro, compreso l’altro re, quello dei giochisti appunto, Pep Guardiola con il suo Manchester City. Ma sono dietro anche quelle altre squadre che sono solite segnare caterve di gol come Borussia Dortmund, Real Madrid, Psg e Liverpool. Ecco, la Roma oggi segna di più di questi “giganti” d’Europa e per superare anche il Verona (e centrare il settebello di vittorie consecutive) ci vorrà un’altra prestazione chic degli attaccanti. Dove Mourinho ripartirà con Abraham al centro dell’attacco, Pellegrini alle sue spalle, Zaniolo a destra ed El Shaarawy favorito su Mkhitaryan a sinistra (l’armeno non sta benissimo). Anche se poi Mou non si accontenta e ieri lo ha anche ribadito: "Possiamo fare meglio a livello di qualità del gioco. Il Verona? Una partita con delle difficoltà in più, visto che c’è un nuovo allenatore e non abbiamo nessun riferimento sul suo gioco. Dovesse giocare a uomo, abbiamo lavorato per questo. Ma il Verona è anche bravo in uscita, ha profondità. Ha zero punti, ma con Inter e Bologna poteva farli".