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La Gazzetta dello Sport

Mourinho ai tifosi: “Non basta guardare, dovete giocarla con noi”

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Il portoghese ai 70.000 dell’Olimpico: "Meritiamo di celebrare un trofeo"

Redazione

"Non venite allo stadio per guardare la partite, venite per giocarla". È l’appello di José Mourinho, la dolce richiesta di aiuto alla tifoseria giallorossa per la sfida di stasera all’Olimpico, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, dopo che già a Leicester – la settimana scorsa – aveva parlato di una possibile forza d’urto di 300mila persone: "Settanta mila saranno allo stadio, il resto fuori". Già, perché Mou sa bene che partite di questo peso specifico si vincono anche con il tifo, l’entusiasmo, la pressione. E sa anche bene che quella di stasera è a tutti gli effetti una finale, visto che per andare a Tirana bisogna vincere.

"L’ho detto e lo ripeto – dice l’allenatore della Roma – Disputiamo una finale, una delle due ultime partite della stagione nel nostro stadio. Mi piacerebbe che i tifosi giocassero con noi. Si può stare allo stadio come spettatori o per giocare: nel primo caso per noi il risultato è nullo, nel secondo è diverso. Contro il Bodo li abbiamo sentiti e non abbiamo giocato 11 contro 11, con il Bologna invece no, solo qualcuno in Curva Sud, ma il resto dello stadio non ha giocato con noi. Se domani i tifosi vogliono fare la differenza dovranno giocare con noi". Facile che succeda, soprattutto dopo questo appello accorato dell’allenatore portoghese. Anche perché lo stadio sarà pienissimo, quasi 65mila persone, per il 14° sold out della stagione romanista.

E' vero che stasera mancherà Mkhitaryan ("Per noi è insostituibile, un altro come lui non ce l’abbiamo in rosa", dice Mou), è altrettanto vero che José vuole arrivare in finale per scrivere una pagina importante della storia romanista. "È una partita che vogliamo vincere, contro un’ottima squadra, allenata da un ottimo tecnico. Meritiamo di finire la stagione celebrando qualcosa e un trofeo sarebbe fantastico. Se poi voglio di più per il prossimo anno? Sì, è chiaro".