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Mou vuole il 5° posto. Tirana può attendere, ora la Roma ha fame di Europa League

Mou vuole il 5° posto. Tirana può attendere, ora la Roma ha fame di Europa League - immagine 1

l tecnico: "Io ci credo, lo meritiamo". Contro la Viola è come uno spareggio

Redazione

C’è una Conference League da vincere, è vero. Ma c’è anche un quinto posto da difendere a tutti i costi, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport Per essere certi di fare quel salto di qualità a livello europeo che vorrebbe dire giocare l’Europa League invece della Conference e per l’orgoglio cittadino e la supremazia capitolina, visto che il principale avversario per la corsa a quella posizione è proprio la Lazio di Maurizio Sarri. Ecco perché José Mourinho alla partita di domani sera con la Fiorentina ci tiene eccome, nonostante la finale con il Feyenoord sia attualmente il principale pensiero di qualsiasi romanista, dentro e fuori Trigoria. La mentalità vincente che Mou sta cercando di dare a questo gruppo, però, si vede anche in questo, nella voglia di non mollare per strada niente, neanche le briciole. «Vogliamo chiudere al quinto posto, ce lo meritiamo per tutto ciò che è successo in questa stagione», ha detto José. Quello di domani al Franchi, tra l’altro, è a tutti gli effetti uno spareggio, visto che anche la Fiorentina può ancora vantare velleità di gloria. La squadra di Italiano viene da 3 k.o. consecutivi (4 con la Coppa Italia) ed ha voglia di tornare a gioire, dopo essersi arenata sul più bello. Mou lo sa bene, come sa che la sua Roma potrebbe avere un contraccolpo, psicologico e fisico, dopo il bagno d’entusiasmo che ha portato la vittoria con il Leicester. Insomma, potrebbe esserci un rilassamento inconscio a livello di nervi, oltre che un affaticamento muscolare inevitabile, dopo una battaglia di quel genere. Ecco perché, a conti fatti, Mou potrebbe accontentarsi anche di un pareggio, che gli permetterebbe di tenere a debita distanza proprio la Viola e di preparare al meglio la partita di sabato prossima con il Venezia, sulla carta un impegno facile facile, visto che i lagunari sono oramai virtualmente retrocessi in Serie B. Mou, quindi, domani potrebbe cambiare almeno 3-4 pedine, se non addirittura qualcosa in più. Dovrebbero riposare Cristante e Ibanez, sostituiti rispettivamente da Veretout (l’ex di turno) e Kumbulla. Ma dovrebbero restare a riposo anche i due quinti titolari, Karsdorp e Zalewski, dando spazio in fascia a Maitland-Niles (a destra) e Vina (a sinistra). E poi c’è la questione Abraham, uscito esausto giovedì scorso dall’Olimpico, dove ha dovuto chiedere quasi in ginocchio a Mou di cambiarlo, nei minuti finali. Dovesse aver recuperato, difficile che l’allenatore della Roma ci rinunci, anche perché le alternativa (Felix e Shomurodov) non garantiscono sufficiente affidabilità. Se però Tammy dovesse arrendersi, Mou potrebbe anche decidere di rispolverare Zaniolo centravanti, come nel primo tempo del Bologna, buttando dentro magari Perez alle sue spalle, insieme a Pellegrini.