Alla Roma non c'è solo la classifica un po’ al di sotto delle aspettative che chiede reazioni in tempi rapidi, ma soprattutto l’accoppiata di partite all’orizzonte, che potrebbe già indirizzare il gennaio appena cominciato. I giallorossi sono attesi dal Milan giovedì e aspettano la Juventus domenica all’Olimpico. Per questo, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport, il vertice andato in scena il 31 dicembre fra il general manager Tiago Pinto e José Mourinho ha fatto convenire come sia necessario cercare di avere il prima possibile quei rinforzi in grado di far fare il salto di qualità alla squadra giallorossa. Non facile, perché al momento il mantra dei Friedkin è sempre lo stesso: si investe secondo quello che si ricava dalle cessioni. E in questa chiave Santon (che piace in Turchia e Grecia) e Fazio (interessa al Cadice), oltre a Diawara e Villar, sono i primi nomi di possibili partenti. Sul fronte arrivi, il primo obiettivo è l’inglese Ainsley Maitland-Niles, 24 anni, difensore esterno di destra – e all’occorrenza centrocampista – dell’Arsenal, col contratto in scadenza nel 2023. Da giorni la Roma lo sta trattando, con la formula del prestito con diritto di riscatto. I Gunners, però, oltre a voler far scattare l’obbligo del riscatto in base a un numero di presenze abbastanza basso (Pinto ne vorrebbe di più), chiedono a giugno un pagamento di 15 milioni, mentre i giallorossi non vogliono superare i 10 milioni. L’accordo col giocatore – per lui è pronto un quadriennale da 2,5 milioni a stagione – è stato già raggiunto. Tra l’altro, Maitland-Niles ha avuto contatti anche con Abraham, londinese anche lui, che conosce da tempo. Ovvio, però, che la Roma pensi anche a un piano B, che è stato individuato in Almamy Touré, 25 anni, maliano naturalizzato francese, che gioca nell’Eintracht Francoforte, anche lui col contratto in scadenza nel 2023. Possibile che sia solo uno specchietto per le allodole per far sì che l’Arsenal arrivi a più miti consigli.
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