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Mou senza pace: “Spiegate tutto”. E il club è con lui: “Siamo stanchi”

Mou senza pace: “Spiegate tutto”. E il club è con lui: “Siamo stanchi” - immagine 1

Tra direttori di gara e “varisti” in 15 entrati nel mirino dello Special One. In A polemiche in 12 gare, ma critiche pure in Europa

Redazione

Di polemica in polemica, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport,  la sensazione è che gli arbitri dovremo presto andarli a cercare sempre più lontano, visto che questi del Belpaese – causa ricambio generazionale in corso – stanno convincendo sempre meno. Le frecce più acuminate in questa sorta di battaglia virtuale che si è scatenata, le ha senz’altro scagliate José Mourinho, anche perché obiettivamente la Roma ha avuto parecchio da lamentarsi su quanto è avvenuto in questa stagione. L’ultimo atto di questa sorta di via crucis è avvenuta due giorni fa a Firenze, con lo Special One che ha sintetizzato la stagione in questo modo: "Siamo stati vittime di tanti episodi che non hanno spiegazione".

Stavolta, però, l’allenatore portoghese non è stato il solo a parlare, perché a supportarlo è sceso in campo anche il general manager Tiago Pinto. "Ci sono delle situazioni che non capiamo – ha tuonato –. Non voglio contabilizzare i punti persi, ma ci sono stati episodi a nostro sfavore frutto di chiari errori. Abbiamo sempre cercato il dialogo con gli arbitri, ma ora sono stanco. Ci fanno i complimenti perché rappresentiamo l’Italia nelle Coppe, ma queste cose non cambiano le classifiche". Tutto vero. Di certo, però, le lamentele di Mourinho per questioni arbitrali in questa stagione – fra piccole e grandi – sono state tantissime: 12 in campionato, 1 in Coppa Italia e 2 in Conference League. C’è da segnalare, però, che non sono mancate le partite in cui lo Special One ha fatto i complimenti ai direttori di gara, così come agli avversari che lo hanno battuto. Le sconfitte stagionali, in effetti, non sono state poche, 14, di cui 11 in campionato, dove i giallorossi hanno solo un punto in più rispetto allo scorso campionato, quando in panchina c’era Fonseca.

Grazie soprattutto all’input della famiglia Friedkin, la Roma ribadisce di avere sempre cercato il dialogo con i vertici arbitrali, senza mai cercare di scavalcare l’Aia per approdare direttamente nelle stanze della Federcalcio. La stessa società, inoltre, fa capire come la stessa comunicazione muscolare di Mourinho sia cambiata nel corso della stagione, non sparando più ad alzo zero. C'è stato anche l’ingresso nel club dell’ex arbitro Calvarese per spiegare al meglio il regolamento. Nel tentativo di non mettere in difficoltà gli arbitri è stato chiesto anche a giocatori e staff di non esagerare mai nelle proteste. Ma la pazienza giallorossa è nuovamente terminata.