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Mou il Re d’Europa: “Roma in finale? Stagione storica”

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Il tecnico: "Quando abbiamo problemi, la nostra rosa è corta. Il Leverkusen ha il migliore contropiede che c’è"
Redazione

José Mourinho al momento, è l’unico ad aver vinto le tre coppe europee in palio in questo anni: Champions, Europa League e Conference. Così la Roma, che oggi disputerà la terza semifinale di Coppa nelle ultime tre stagioni (e la quarta nelle ultime sei), non potrà che trovare beneficio da questa iniezione di esperienza che comunica elettricità a tutto l’ambiente, pronto al 32° “sold out” dell’ultimo anno all’Olimpico, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Insomma, il Bayer Leverkusen è avvisato: lo Special One ha fame di gloria. Per questo l’allenatore portoghese rende chiaro quello che, dopo la sconfitta di sabato contro l’Inter, pensavano tutti: l’obiettivo adesso è l’Europa League. "Per me le partite chiave sono quelle di Coppa – spiega – così qualcuno sarà contento. Anzi, più di qualcuno". Il Bayer, però, sarà agevolato da un dato: giocare in un campionato con meno partite. "Un torneo a 18 squadre è differente da uno a 20. In Germania hanno fatto spostare la gara per avvantaggiare la squadra tedesca, in Italia nessuno ci ha pensato. Ci sono cinque squadre italiane in semifinale e abbiamo giocato anche in mezzo alla settimana, mentre il Leverkusen si è riposato". Quanto basta per offrirgli lo spunto per tornare a parlare della rosa. "Il Bayer Leverkusen ha tantissime opzioni, Odoi e Schick sono infortunati, ma per loro non è un problema. Noi non abbiamo il massimo del potenziale perché abbiamo tanti fuori, ma sono sicuro: o vinciamo e andiamo in finale, o perdiamo e abbiamo lasciato tutto in campo".

E qui Mourinho, pur senza calcare la mano, torna sul discorso della rosa corta. "Se non avesse problemi, la squadra potrebbe fare tutto ciò che stava facendo, ovvero essere nei primi posti in campionato e avanti in Europa League. Quando abbiamo problemi, non abbiamo la rosa. Quando siamo tutti al top, invece, abbiamo qualità. Non abbiamo venticinque giocatori uguali. Se Smalling e Dybala si fanno male non abbiamo i sostituti. Anche quando eravamo tutti disponibili, dicevo che non sapevo come sarebbe andata a finire. Se fossimo usciti a dicembre dall’Europa League, saremmo stati secondi o terzi in campionato. Se fossimo stati ottavi in campionato, avrei messo tutto sulla coppa e oggi saremmo in una situazione migliore. Qualcuno dirà che se non andiamo in finale non è una stagione buona, al di là dei risultati dirò ai ragazzi che è stata una stagione fantastica. Che può diventare storica se arriviamo in finale".