Chissà cosa gli passerà in mente oggi pomeriggio, quando si troverà di fronte quei colori, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Perché se c’è un’avversaria che ha marchiato a fuoco i due anni di Mourinho in Italia con l’Inter è proprio la Sampdoria. Ad iniziare da quando fece il gesto delle manette a San Siro. L’Inter si giocava il titolo proprio con la Roma, Tagliavento cacciò nel primo tempo Samuel e Cordoba, e quando sventolò il giallo invece che il rosso a Pazzini, il tecnico verificò di essere a favore di telecamere e lanciò quel gesto che resta tra quelli leggendari del mondo del calcio: le manette. Quella partita finì 0-0, ma Mou no poteva sapere che poco dopo sarebbe stata proprio la Sampdoria a regalargli lo scudetto su un piatto d’oro. Il 26 aprile i blucerchiati vinsero per 2-1 in casa di una Roma lanciatissima e che contendeva il titolo ai nerazzurri in un accesissimo testa a testa. A segnare quei due gol fu proprio Pazzini. Quel giorno la Roma perse lo scudetto e la Samp restituì a Mourinho, di fatto, quello che gli aveva tolto un paio di mesi prima.
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Mou e la Samp: dalle manette a gol-scudetto di Pazzini
Se c’è un’avversaria che ha marchiato a fuoco i due anni del tecnico in Italia con l’Inter è proprio la Sampdoria
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