rassegna stampa

Montella è promosso. Ma la punta dov'era?

(Gazzetta dello Sport SICILIA- F.Caruso) Tempo di fine anno, tempo di pagelle. Promossi e bocciati. Il Catania ha fatto uno strano campionato: molto buono per ampia parte di esso, mediocre nel finale.

Redazione

(Gazzetta dello Sport SICILIA- F.Caruso) Tempo di fine anno, tempo di pagelle. Promossi e bocciati. Il Catania ha fatto uno strano campionato: molto buono per ampia parte di esso, mediocre nel finale.

I rossazzurri hanno tanto sperperato nell'ultimo quarto del cammino, facendosi «bruciare» da Parma, Bologna e Chievo, chiudendo all'undicesimo posto, a 2 lunghezze dalla famigerata quota 50 che era l'obiettivo dichiarato. Pulvirenti, per scongiurare di mandare a pallino tutto il bello che si era visto, ad un certo punto ha cercato di alzare l'asticella parlando di traguardo europeo. Evidentemente sapeva (o temeva) che la sua squadra potesse mollare proprio sul più bello. Ma guardare all'Europa League non è stato sufficiente ad evitare lo scivolone finale: 5 punti nelle ultime 8 partite.

MONTELLA Cominciamo dal tecnico, sicuramente promosso. Per il bel cammino svolto nei primi tre quarti di campionato. Per il bel gioco praticato tanto da far meritare alla squadra (esageratamente secondo noi) l'appellativo di «piccolo Barcellona». Attento alla forma, oltre che alla sostanza: mai una parola di troppo nelle interviste, mai una protesta esagerata in campo. Ma errori ne ha commessi. Per esempio quello di insistere su una formazione priva di una autentica punta centrale, un vero uomo gol. Diverse delle ultime sconfitte del Catania sono nate da clamorosi errori sotto porta (quasi sempre a firma Bergessio) che se fossero diventati gol avrebbero cambiato il corso di quelle partite.

MARCHESE È stata una delle sorprese positive della stagione rosazzurra, ha saputo approfittare di un infortunio di Capuano per diventare titolare inamovibile. Ha segnato pure 3 gol, non gli si poteva chiedere di più.

LEGROTTAGLIE Il suo arrivo a Catania fu accompagnato da molto scetticismo. Invece ha giocato 30 partite e realizzato 5 reti, affiancando l'ex rossazzurro Silvestre nella classifica dei difensori capocannonieri. Merita la conferma.

LODI Uno dei centrocampisti italiani più apprezzati della A, capocannoniere del Catania con 9 reti e per un pelo non ha fatto l'en plein delle presenze fermandosi a 37. Sarà uomo mercato.

ALMIRON Anche per l'argentino è stata una gran bella annata che dovrebbe valergli la riconferma.

CARRIZO Sembrava dovesse vivere una nuova primavera a Catania ma dopo un buon esordio è caduto in una serie di errori. Difficilmente sarà riconfermato.

CATELLANI Doveva essere l'anno della sua affermazione in A, ma non ha sfruttato al meglio l'occasione che gli è stata data.

BERGESSIO È vero che ha fatto un gran lavoro a centrocampo, ma ad un attaccante si chiedono i gol e lui ne ha sbagliati molto di più dei 7 realizzati.