rassegna stampa

Il Mondiale è già alle spalle: “Chiamo Sabatini e rinnovo”

Il difensore brasiliano pronto ad alzare la testa dopo la delusione del Mondiale "A Roma si è intrapresa la strada giusta"

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Maicon conserva un’espressione luminosa anche nella sconfitta conclusiva del Mondiale. «Sono contento di essere arrivato fin qui, ho passato due anni di sofferenza ma sono riuscito a entrare nel gruppo dei 23. Forse il Brasile non ha fatto la coppa che ci si aspettava, ma i brasiliani si devono ricordare che questa è una squadra costruita in un anno e mezzo. Il progetto della Germania va avanti da otto anni, gli argentini sono insieme da sei. Serve tempo». 

Scolari è sotto accusa, voi giocatori invece vorreste tenerlo.«Credo che Scolari e tutto il suo staff abbiano fatto un buon lavoro: questa squadra è un buon mix di vecchi e giovani e ha un futuro. Dopo quello che è successo in questo Mondiale, anche quelli che ora sono meno esperti avranno la mentalità giusta per riprovare a vincere. Non credo che la ferita del 7-1 della Germania li indebolisca, anzi: io dopo quella sera ho visto subito la volontà di rialzarsi, e la sconfitta nell’ultima partita per il terzo posto è un capitolo che si chiuderà in fretta». 

Lei conta di giocare ancora in nazionale?«Dipende dall’allenatore, ma se vuole io ci sono. Giocare mi diverte ancora moltissimo e la nazionale è un valore per tutti i brasiliani. La gente in fondo ci ha sempre appoggiati e io sono molto orgoglioso di come si sono comportati i nostri tifosi nella sconfitta». 

Significa che il paese ora è più maturo?«Vuol dire che i tempi cambiano, per questo dico che i brasiliani devono avere pazienza. Fra quattro anni questa squadra sarà fortissima». 

Insomma, il Brasile ha bisogno di tempo. Anche la Roma?«La strada è quella giusta, si è visto nella stagione passata. Ora è presto per parlare di scudetto, ma vedo gli acquisti che stiamo facendo e mi sembrano tutti buoni, andiamo avanti e vediamo. Io di certo dalla Roma non me ne voglio andare. Anzi, la prima cosa che farò ora che il Mondiale è finito sarà chiamare Sabatini: voglio rinnovare subito, ad andare via non ci penso proprio».