rassegna stampa

Mondiale addio: delusione Perotti, Nainggolan amaro

I due non sono stati convocati dalle rispettive nazionali. Tifosi del Belgio in rivolta. Il Ninja: "Essere se stessi dà fastidio"

Redazione

Se lo aspettavano tutti, sia Nainggolan che Perotti. Soprattutto il primo: per Radja non c'è posto nel Belgio di Martinez, non c'è posto al Mondiale di Russia. I tifosi belgi sono già sul piede di guerra: fanno petizioni on line, creano l'hashtag #JeSuisRadja, scrivono messaggi su messaggi agli account federali e altrettanti al centrocampista della Roma sul suo profilo, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport".

Sono pochissimi (secondo i sondaggi appena il 5%) quelli che sono d'accordo con la decisione del c.t. belga, e sono ancora meno quelli che credono alla "scelta tattica" di cui ha parlato ieri. "Sappiamo che Radja è un top player - ha spiegato Martinez - La ragione è semplice ed è tattica: negli ultimi 2 anni la squadra ha giocato con un determinato modulo e c'erano giocatori nel suo ruolo. Sappiamo che è un giocatore importante nel suo club e so che ha un ruolo popolare e significativo, ma non possiamo dargli questo ruolo qui. Il mio compito è creare una squadra vincente". Senza polemiche la replica di Nainggolan sui social: "Purtroppo molto a malincuore termina la mia carriera in Nazionale, ho sempre fatto di tutto per poter rappresentare la mia Nazione. Essere se stessi a volte può dare fastidio, da oggi sarò il primo tifoso". Così come Perotti sarà il primo tifoso della sua Argentina. Ha fatto di tutto per andare in Russia, ma non c'è riuscito. È in lista B, come Radja. Ora i due si godranno le vacanze e la famiglia, provando a smaltire la delusione.