rassegna stampa

Monchi pensa ai rinforzi: van de Beek e Maidana

Per il centrocampo circolano sempre i nomi di Herrera e Rabiot

Redazione

Questi primi cinque mesi di stagione, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, hanno certificato la necessità per la Roma di portare a casa a gennaio almeno due pedine: un centrocampista e un difensore centrale, anche se per qualcuno servirebbe pure una punta, visto lo scarso rendimento di Schick, le difficoltà stagionali di Dzeko e Under e il momento-no dal punto di vista fisico di Perotti. Tra l’altro, su Under c’è un interesse forte di Arsenal e Chelsea da monitorare. Bisognerà andare a caccia di un paio di colpi grossi, di gente già pronta senza passare dall’apprendistato. Anche perché il passaggio agli ottavi di finale di Champions garantisce alla Roma un bel tesoretto, tra i 52 e i 56 milioni di euro già acquisiti (la forbice dipende dalla percentuale del market pool), a cui poi aggiungere almeno l’incasso della gara casalinga dell’ottavo di finale.

A centrocampo i nomi che circolano sono sempre quelli, da Herrera a Rabiot (entrambi in scadenza di contratto, il messicano con il Porto e il francese con il Psg), anche se non sono loro quelli su cui si concentrerà Monchi, almeno non per gennaio. Per loro, in caso, il discorso si può aprire per giugno, quando ci sarà eventualmente da cambiare alcuni pesi massimi (al netto dell’eventuale qualificazione o meno in Champions, che può cambiare tutto il mercato della Roma). Un nome che allora potrebbe essere buono è quello di van de Beek, dell’Ajax. È più un regista, ma serve anche quello.

Le difficoltà oramai certificate di Fazio e Marcano e la non piena affidabilità di Juan Jesus come titolare (vedi l’errore di Udine) porta Monchi a dover ragionare anche su un difensore centrale. La Roma, tra l’altro, ha ancora i due slot da extracomunitari da sfruttare ed allora magari la carta a sorpresa potrebbe arrivare anche da lì. E chissà che non possa essere Iago Maidana, un gigante di 22 anni dell’Atletico Mineiro (ma di proprietà del San Paolo), con il contratto in scadenza a giugno 2019.