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Molto nervosismo, è un test corrida. Contro lo Sporting la prima sconfitta

Molto nervosismo, è un test corrida. Contro lo Sporting la prima sconfitta - immagine 1
I giallorossi rimontano due volte con un autogol e Pellegrini: il ko nel finale

Redazione

Sotto gli occhi di Dybala arriva la prima sconfitta stagionale della Roma, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport.

Contro un avversario di spessore come lo Sporting (Champions League), ma con un nervosismo dilagante che non fa mai bene. Per alcuni versi è sembrata la fotocopia dell’amichevole con il Porto dello scorso anno, quando le risse si sprecarono. Esattamente come ieri, con almeno tre focolai accesisi ad intermittenza (e tante altre situazioni al limite). La Roma un po’ ha reagito alle provocazioni, un po’ si è lasciata andare. Ne è venuta fuori la solita squadra da combattimento, che poi è lo specchio del suo allenatore. Ma forse anche troppo per un’amichevole. Così la partita è stata spesso spezzettata, soprattutto nella ripresa, quando i biancoverdi l’hanno vinta in extremis con un gol di Tabata al 41’ della ripresa.

L’uomo più atteso era Rui Patricio, per i suoi 12 anni a difesa dei pali dello Sporting. Ma invece che un bagno d’amore si è preso una marea di fischi, con i tifosi biancoverdi che non gli hanno perdonato l’addio del 2018, quando con il club in difficoltà decise di rescindere il contratto e volarsene al Wolves. Rui però non ha mai ceduto, neanche quando la Roma è apparsa ancora imballata, sicuramente indietro di condizione rispetto agli avversari. Del resto i tre piccoletti dello Sporting (Edwards, Pedro Gonçalves e Rochinha) si sono sempre cambiati di posizione, togliendo i riferimenti ai difensori giallorossi. In più a sinistra la coppia Ibanez-Spinazzola ha fatto fatica, andando sempre in inferiorità numerica nelle triangolazioni avversarie. Così è arrivato il vantaggio dello Sporting su rigore (fallo di Ibanez su Edwards e trasformazione di Pedro Gonçalves), a cui ha fatto seguito il fortunato pareggio dei giallorossi (autogol di Inacio).

Poi nella ripresa più che una partita è diventata una corrida. Inacio si è riscattato di testa per il 2-1, Abraham ha trovato finalmente uno spunto regalando un pallone al bacio a Pellegrini per il pareggio ma poi Tabata nel finale ha pescato lo spunto giusto nello stretto, beffando Svilar.